Scrive in nota il coordinamento comunale Fratelli d’Italia Reggio Emilia: “La recente decisione della Commissione toponomastica del Comune di Reggio Emilia, di rinviare, per approfondimenti, la titolazione di via o piazza a Norma Cossetto, la giovane studentessa istriana, seviziata, uccisa e gettata nella Foiba, nel 1943, da partigiani comunisti e truppe del dittatore jugoslavo Tito, è un volgare tentativo di nascondere la testa sotto la sabbia, ignorando la storia.
È utile ricordare che, in due consigliature passate furono titolate due vie per iniziativa della destra: via Martiri delle Foibe, a Coviolo, su proposta di Alleanza nazionale e Vittime del Muro di Berlino, su proposta Pdl, che si trova lungo la tangenziale per Correggio. In entrambi i casi le due titolazioni ebbero anche il voto di larga parte della maggioranza di centrosinistra. Purtroppo, la titolazione per Norma Cossetto fu votata solo dalle opposizioni, il Pd si astenne e i consiglieri che fanno riferimento all’assessore De Franco, votarono contro.
Ora, l’intervento in commissione toponomastica del rappresentante di Istoreco, oltre a contenere palesi falsità (il padre di Norma non morì combattendo con i nazisti), non tiene conto di fatti che non può aver dimenticato, perché all’epoca dei fatti già lavorava ad Istoreco. Nel febbraio del 2011, in occasione delle annuali celebrazioni istituzionali del Giorno del Ricordo (cosa che avvenne dal 2005 al 2011 su proposta della destra e grazie alla disponibilità dell’allora assessore alla Cultura Giovanni Catellani), e precisamente il 5 febbraio, in Sala del Tricolore, in ricordo di Graziano Udovisi, sopravvissuto alle Foibe, e morto l’anno prima, fu premiata la famiglia del maresciallo Harzarich, colui che recuperò il corpo martoriato di Norma Cossetto dalla Foiba. Il 10 dello stesso mese, presso gli spazi espositivi degli ex Stalloni, in collaborazione anche con Istoreco, fu allestita la consueta mostra sulle Foibe e l’esodo degli italiani.
Una sezione di quella mostra era dedicata alla storia di Norma Cossetto. Quindi il dottor Storchi avrebbe potuto facilmente approfondire il tema standosene sul suo posto di lavoro e consultando quella mostra. In tutta questa vergognosa decisione dilatoria, per la titolazione a Norma Cossetto, è importante ricordare che nel 2005 il presidente della Repubblica Ciampi, ex partigiano, conferì alla memoria di Norma Cossetto la medaglia d’oro al merito civile, riconoscendone nella motivazione la storia, l’innocenza ed il martirio.
La proposta, accolta dalla commissione toponomastica del Prof Rossi, della Deputazione Storia Patria, di richiedere all’attuale Presidenza della Repubblica, la documentazione che portò al conferimento della medaglia alla memoria di Norma Cossetto, a nostro giudizio, non è una proposta dilatoria. A fronte di chi avrebbe voluta cestinare subito la titolazione, quando arriveranno i documenti da Roma, sarà chiaro a tutti che Norma Cossetto merita una titolazione anche nella nostra città.
D’altronde, nel febbraio scorso, in occasione del Giorno del Ricordo, il presidente della Repubblica Mattarella rivolse un duro monito ai revisionisti. Ossia coloro che negano, nel 2020, l’esistenza delle Foibe. Ora l’unica cosa da fare, che ci permettiamo di sollecitare ai consiglieri che votarono la titolazione a Norma Cossetto, è vigilare e stimolare l’assessore De Franco a inviare, come deciso dalla commissione toponomastica, la richiesta di documentazione alla Presidenza della Repubblica. Solo così si eviterà che la titolazione venga insabbiata”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]