Il responsabile reggiano di Fratelli D’Italia per le politiche per la famiglia e la tutela dei minori Giuliano Braglia ha risposto (“dopo averla letta con notevole sconcerto”) alla lettera nella quale il segretario cittadino del Pd di Reggio Luca Cattani aveva accostato la figura di Luca Cavazza, candidato consigliere regionale vicino alla Lega finito di recente agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Villa Inferno” su un presunto giro di prostituzione e spaccio a Bologna che avrebbe visto il coinvolgimento anche di una ragazza diciassettenne, alla ormai nota inchiesta “Angeli e Demoni” di Bibbiano.
“Il fatto che tale personaggio abbia sfruttato biecamente, a fini elettorali, la sacrosanta battaglia per la riforma dei servizi sociali (non lasciando certamente molta traccia né prima né dopo) lo aggiunge solo ad altri “mercanti nel tempio” che io per primo ho denunciato pubblicamente”, ha replicato Braglia: “Ricordo a Cattani che il compito della buona politica è affrontare i problemi e non limitarsi a difendere situazioni moralmente indifendibili utilizzando quanto di marcio sembra di intravedere nell’altra parte”.
La “buona politica”, ha spiegato Braglia, “prende atto degli errori e delle colpe e non si limita alla difesa pura e semplice del potere e dei rilevanti interessi economici ad esso vicini, come la rete di strutture per i minori ideologicamente vicine e finanziate dal denaro pubblico (tra l’altro con utili di tutto rispetto) o il mondo Lgbt+ interessato a entrare nel circuito degli affidi dei minori”.
Secondo l’esponente reggiano di Fratelli d’Italia la vicenda di Bibbiano, “per quanto grave”, sarebbe solo “un bruscolino rispetto all’infame vicenda del Forteto, dove il Pd ha svolto il poco onorevole ruolo di sponda politica in una vicenda dove i minori erano semplicemente “carne da violare” dati in pasto agli orchi per oltre 40 anni, mentre i politici e gli intellettuali di sinistra, quella con la esse minuscola, andavano in pellegrinaggio e venivano invitati come ospiti fissi nei festival di partito”.
“Noi – ha concluso Braglia – ci battiamo perché non ci siano ancora attese pluridecennali nel prendere atto di quanto di squallido e omertoso è emerso dal Forteto in poi, perché quanto vi è di sbagliato venga corretto nell’interesse della collettività. Questa è una battaglia che deve unire sia destra che sinistra, quella con la esse maiuscola, perché è politica vera e seria. Spero di cuore che anche nel Pd ci sia un rinsavimento sulla questione, perché tra “leali avversari” si inizi un percorso di vera tutela di bambini e adolescenti nel loro primo e principale interesse”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]