Avrebbe finto di essere investita da un autobus rimanendo poi a terra tra gli sguardi attoniti dei passanti e dei passeggeri. Assieme alla donna anche un complice. Il tutto sarebbe una messinscena come mostra un video girato da un passante e poi pubblicato su Facebook da Mariella Longhitano, un’altra testimone dell’accaduto.
E scrive a questo proposito l’assessore in Comune Mirko Tutino: "Credo sia doveroso esprimere a nome del Comune solidarietà all’autista di Seta che è stato vittima di quello che – stando ai video pubblicati dai media locali – rappresenterebbe un vero e proprio tentativo di truffa nei confronti del servizio di trasporto pubblico", commenta l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni, Mirko Tutino, a seguito dell’episodio avvenuto ieri pomeriggio nell’area delle fermate bus di piazzale Marconi.
"E’ molto grave – prosegue l’assessore – che qualcuno simuli un incidente per poter ottenere qualche beneficio e vorrei ringraziare la persona che, con il video pubblicato, ha contribuito all’accertamento dei fatti. Quel video si sommerà alle riprese fatte dalla telecamera attiva sul mezzo di Seta ed alla testimonianza di tante persone, consentendo all’Agenzia per la Mobilità di avanzare una querela nei confronti di queste due persone, le quali sono state identificate dalle forze dell’ordine. L’autobus è stato fermato per svariati minuti ed oltre alla simulazione dell’incidente, c’è anche l’interruzione di un pubblico servizio. Faremo in modo, con il massimo impegno dell’Agenzia per la Mobilità, che si accerti nel dettaglio cosa è avvenuto e si perseguano i responsabili con la massima severità".
Seta denuncerà i responsabili. Seta comunica che ieri, mercoledì 9 maggio alle ore 19 circa a Reggio Emilia in Piazzale Marconi, un autobus in servizio sulla linea urbana n°9 è stato costretto ad interrompere la sua corsa in direzione Mediopadana AV a causa di un increscioso ed inqualificabile episodio.
L’autista ha infatti dichiarato che una utente, salita alla fermata Rosta Nuova in apparente stato di ubriachezza, dopo aver dato in escandescenze lungo tutto il tragitto ed aver inveito contro il conducente, una volta scesa dal mezzo in corrispondenza della stazione ferroviaria ha cominciato a girare attorno al bus impedendone la ripartenza. Non paga di ciò, simulava di essere stata investita dall’autobus e si lasciava platealmente cadere a terra, di fatto interrompendo la corsa, spalleggiata in questo da un uomo che era in sua compagnia fin dall’inizio del viaggio e che oltretutto colpiva ripetutamente il parabrezza del bus inveendo anch’egli contro l’autista.
Il conducente del mezzo pubblico, a quel punto, allertava immediatamente la centrale operativa di Seta che – oltre a disporre l’invio di un mezzo sostitutivo per garantire la regolarità del servizio sulla linea – provvedeva a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine e del servizio 118. Sul posto giungeva infatti – in pochissimo tempo – una pattuglia dei Carabinieri, che provvedeva ad effettuare i rilievi del caso ed a trascrivere le generalità delle persone responsabili del finto investimento, nonché di alcuni testimoni.
Seta deplora fermamente questo episodio, esprime solidarietà al proprio dipendente coinvolto suo malgrado e non esiterà a denunciare i responsabili per interruzione di pubblico servizio, riservandosi di attivare ogni ulteriore azione a tutela dell’immagine e della reputazione dell’azienda e del personale viaggiante. Al contempo, si ringraziano le forze dell’ordine per il tempestivo e risolutivo intervento. Seta ringrazia altresì il cittadino di origine straniera che ha ripreso tutta la scena con il proprio smartphone, ed ha immediatamente messo a disposizione il filmato consegnandolo al nostro personale presente sul posto.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,