Il giornalista Pierluigi Ghiggini – direttore dei quotidiani online ReggioReport e, da alcune settimane, NexstopReggio – è stato aggredito l’altra sera in pieno centro mentre filmava una rissa tra alcuni avventori davanti a un bar di via Emilia San Pietro. Come ha riferito lo stesso Ghiggini su Reggio Report uno di loro, un giovane in maglietta bianca e dall’accento campano, gli ha intimato di cancellare il video appena fatto e, mentre il giornalista cercava di chiamare la polizia, gli ha strappato lo smartphone, scagliandolo a terra e distruggendolo in tre pezzi, trattenendo poi la parte centrale con le memorie e le card.
Ghiggini si è quindi recato in questura spiegando quanto era appena accaduto e le Volanti si sono recate sul posto, trovando ancora al bar il giovane campano che, dopo essersi assunto la responsabilità della distruzione dello smartphone, non ha tuttavia riconsegnato la terza parte del cellulare dicendo comunque di non avere più la parte mancante. Il campano è stato quindi accompagnato in questura per accertamenti.
Al collega e amico Pierluigi Ghiggini tutta la solidarietà del direttore e della redazione di 24Emilia.
Vicinanza e solidarietà a Ghiggini. Dice il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Marco Eboli: “Esprimo a titolo personale e di Fdi la solidarietà e la vicinanza al direttore di Reggio Report Pierluigi Ghiggini per l’aggressione subita mentre esercitava il diritto, dovere, di cronaca. La stampa quotidianamente testimonia l’elevato livello di insicurezza nella nostra città denunciato dai cittadini e forze politiche.
Nonostante l’impegno delle forze dell’ordine la situazione rimane critica. Il sindaco utilizzi tutte le competenze che ha per contribuire al miglioramento della qualità della vita della città”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]