“La zona tra via Giorgione e via San Girolamo, in centro storico, e’ ormai terra di conquista di stranieri allo sbando e tossicodipendenti”. La denuncia è del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Aragona,che riporta segnalazioni ormai quotidiane fatte dai residenti e dai commercianti della zona, sempre piu’ impauriti dalla presenza sotto casa di malintenzionati di ogni genere. “Le famiglie vivono in uno stato di perenne insicurezza, la zona e’ abitata peraltro anche da anziani e giovani donne sole che alla sera sono terrorizzate a tornare a casa se non accompagnate, col rischio piu’ che concreto di trovare a pochi metri dall’entrata di casa propria qualche sbandato in preda ai fumi del crack, droga ormai che la fa da padrona in tutta l’area che va da San Pietro, a viale 4 Novembre e tutta la zona stazione. La progressiva chiusura del centro storico rischia peraltro di fare del nostro esagono un’area sempre meno vissuta e frequentata, con il risultato di renderla invece “zona di confort” per la peggiore delinquenza della città”.
Caro Adelmo. La politica ha protocolli: se gli uffici di Via Giorgione sono spariti e ricomparsi in Via della Previdenza Sociale, perche’ il futuro dei manager e’ li’, chiaro che in Via Giorgione dovranno riorganizzare l’economia di zona, ossia nuove botteghe, perché: le botteghe sono il futuro dei quartieri abbandonati. Non ascolti i leader al Campo Volo, o a Modena, quelli ti considerano solo come numero, da elettore.
Riqualificare non significa di certo cambiare l’ ordine delle cose, semmai alimentare un buco perche’ alcuni uffici sono spariti per pagare l’affitto garantito alle banche, dimenticando che le zone lasciate vanno rialimentate per i residenti.
“La progressiva chiusura del centro storico rischia peraltro di fare del nostro esagono un’area sempre meno vissuta e frequentata, con il risultato di renderla invece “zona di confort” per la peggiore delinquenza della città”: ma basta ripetere ad ogni occasione questo ritornello basato sul nulla! La chiusura del centro storico? Ma che farneticazioni!
La stazione e’ forse chiusa al traffico di mezzi privati, pubblici o privati ad uso pubblico? E’ vietato sostare o parcheggiare? E’ in una landa deserta priva di attività’ commerciali o di abitazioni? E nonostante questa accessibilità’ e centralita’ non presenta forse problemi di ordine pubblico, fra l’altro in buona compagnia con le stazioni di tante altre città’ d’Italia e d’Europa? Se bastasse aprire un paio di strade alle automobili per risolvere in un sol colpo il problema del commercio e quello della sicurezza quale Sindaco non lo farebbe?