Fazioni in lotta per le sorti di 7 alberi a Codemondo di Reggio

1 cedri 4 abeti

Scrive il professore e botanico reggiano Ugo Pellini a proposito della sorte di alcuni alberi oggetto della discordia a Villa Codemondo, nella campagna reggiana: “Se non interverranno fatti nuovi, anche se chiaramente innocenti, sette grossi alberi del condominio i Platani di Codemondo saranno abbattuti all’alba di lunedì 18 marzo.

Rischia un epilogo tragico questa ignobile vicenda che va avanti da due anni per l’ostinazione di alcuni condomini che accusano questi alberi (5 cedri, 1 bagolaro e 1 albero di Giuda), peraltro distanti e sulla base di una perizia di parte di un ingegnere (sigh!), di provocare le crepe nelle loro abitazioni. Una prima annunciata esecuzione era stata bloccata dagli altri condomini contrari, che avevano rilevato un errore delle specie da abbattere (cedri e non abeti) nell’incauta autorizzazione del Comune che non aveva corretto questo grave errore botanico nella domanda.

L’autorizzazione era stata in seguito sospesa e ne erano poi seguite due interpellanze in Consiglio comunale (la prima dell’avvocato Bassi di Forza Italia seguita da una della maggioranza approvata all’unanimità), che chiedevano chiarimenti e la convocazione della Consulta del verde, che si è poi così espressa in proposito: “Si ritiene che l’eliminazione delle piante non risolva in maniera definitiva il problema insorto e sarebbe unicamente responsabile di un impoverimento ambientale, senza fornire una soluzione razionale… Per queste ragioni la Consulta conferma il parere negativo all’abbattimento”. Niente da fare, in questi giorni sono stati apposti su due di queste piante dei cartelli nei quali si chiede di lasciare liberi i parcheggi per “abbattimento di piante il giorno 18”.

Giunti a questo punto credo sia più che mai fondamentale un intervento dell’Assessora al verde Carlotta Bonvicini che aveva risposto: “non risulta necessario abbattere le piante in oggetto”.

In caso contrario si impone una mobilitazione di tutte le associazioni politiche ed ambientaliste, per impedire questo inutile e immotivato scempio ambientale. Se veramente questi alberi saranno abbattuti anche i membri della Consulta del verde comunale dovranno riflettere in quale conto si tiene il loro parere e del ruolo della Consulta stessa. Non è in gioco solo la sopravvivenza di sette grossi alberi, ma l’attenzione in concreto che si dedica al verde nella nostra città.