Reggio. Estensione Ztl, Bonvicini: ecco perché non è contro il centro

bonvicini

In merito alla mozione di iniziativa popolare sulla Ztl in via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi, presentata oggi al Consiglio comunale, di seguito si riporta l’intervento di risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Carlotta Bonvicini: “Comprendo molto bene quelle che possono essere le perplessità e i dubbi dei cittadini e in particolare dei portatori di interesse più direttamente coinvolti da questo provvedimento.

RAZIONALITÀ, NON BLINDATURA – “Tuttavia mi preme segnalare come in questi mesi, in cui abbiamo ampiamente dialogato con tanti soggetti diversi – dalle scuole alle parrocchie, dai residenti ai commercianti – sono state elaborate risposte per ogni esigenza specifica, poiché come ho ribadito in diverse occasioni, anche in questa Sala, Zona a traffico limitato (Ztl) non significa chiudere il Centro storico, ma semplicemente evitare l’accesso in automobile ai soggetti che non ne abbiano diritto e possano avvalersi di semplici percorsi alternativi, più adeguati all’attraversamento del tessuto urbano.

DIRITTI E PERMESSI – “Coloro che hanno difficoltà di movimento, cioè di deambulazione; le famiglie con bambini che frequentino scuole in Ztl; coloro che accompagnano o assistono bambini o anziani in Centro; coloro che debbono svolgere attività di carico-scarico di merci o avessero necessità temporanea e motivata di accedere alla Ztl con un pass temporaneo… per costoro – ha sottolineato Bonvicini – per tutte queste categorie di utenti aventi diritto, esistono permessi specifici.

SCUOLE E FRANCHIGIE – “Il confronto con i soggetti, citati anche nella mozione, è stato in realtà positivo e sono tante le azioni già concordate – ha spiegato l’assessora – Facciamo l’esempio delle scuole, di cui ben quattro sono già in Ztl, mentre soltanto una si trova attualmente in un’area a flusso di traffico libero:

verrà erogato un permesso per tutte le famiglie che ne faranno richiesta, valido negli orari di ingresso e uscita delle scuole, per transito e sosta in un arco temporale ampio, fino a due ore;

verranno erogati fino a due permessi a bambino e sarà comunque possibile cambiare la targa, in modo interattivo, qualora fosse necessario, ad esempio per ragion idi organizzazione famigliare;

questo tipo di permesso, che in realtà già esistente fino ai 7 anni dello scolaro, è stato ampliato fino alla fine del ciclo scolastico delle elementari, quindi vale fino ai 10-11 anni di età dello scolaro;

si introduce un ampliamento della franchigia gratuita nel parcheggio Zucchi – adiacente alle scuole in Ztl, conta più di 800 posti auto che non vengono mai saturati – da 20 a 40 minuti per accompagnare e andare a prendere i bambini a scuola: tutte le famiglie possono usufruirne richiedendo il modulo presso la scuola e ritirando poi la tessera direttamente presso il gestore;

franchigia estesa anche ai controviali e dedicata alla scuole negli orari di ingresso e uscita previa registrazione delle targhe presso il portale Sostare Online.

LUOGHI DI CULTO – “Esistono permessi – ha proseguito l’assessora Bonvicini – che possono essere richiesti dalla parrocchia per le proprie auto di servizio, oltre a specifici permessi per chi dovesse avere difficoltà a raggiungere i luoghi di culto.

“Rispetto alla basilica della Ghiara, riteniamo sia uno dei monumenti più importanti della città, che deve necessariamente essere valorizzato: impedendo la sosta illecita davanti al sagrato, riducendo il traffico che attualmente si registra su corso Garibaldi, su cui la chiesa si affaccia. La piazza che si apre lungo vicolo dei Servi, esattamente dietro la basilica, rimarrà accessibile al flusso libero e sarà pertanto un’ottima alternativa per l’accompagnamento dei fedeli che devono raggiungere la basilica in auto e che attualmente utilizzano corso Garibaldi.

La maggior parte dei luoghi di culto che abbiano una connotazione storica in Italia sorgono nei centri storici. Nessuno si sognerebbe di entrare in piazza San Pietro a Roma in auto o di parcheggiare la propria auto davanti alla basilica di San Francesco ad Assisi. A Reggio Emilia parliamo inoltre di distanze talmente ridotte da non essere nemmeno paragonabili con altri centri storici.

I RESIDENTI E L’ALTRA MOZIONE CON OLTRE 1.000 FIRME – “Sono tanti i residenti che attendono il provvedimento di estensione della Ztl, da via Porta Brennone alla zona di via Emilia Santo Stefano – prosegue l’assessora – Lo attendono poiché è chiaro che non si tratti di una misura di chiusura del Centro, ma di una soluzione per ‘filtrare’ gli accessi e ridurre un traffico ‘parassitario’, che non porta giovamento a nessuno e che dispone appunto di percorsi alternativi e razionali.

Ma non si tratta solo dei residenti nei quartieri interessati: sono tanti infatti i cittadini che hanno firmato un’altra mozione, a sostegno della Ztl, anch’essa arrivata ad oggi a più di 1.000 firme, segno di una consapevolezza e di una maturità che i reggiani hanno verso la loro città.

Una città che necessariamente cambia, seguendo una visione, che deve essere quella della città a misura di persone e non di automobili, in cui si mettano in atto politiche in grado di contrastare l’inquinamento e incentivare la mobilità sostenibile.

PER UNA CITTÀ SOSTENIBILE – “A Reggio Emilia – ha proseguito – abbiamo un sistema di trasporto pubblico a servizio del Centro storico che è gratuito da anni: si tratta dei parcheggi scambiatori collegati al Centro con minibu, che viaggiano con frequenze dagli 8 ai 12 minuti su tre tratte diverse, servizio per il quale il Comune di Reggio investe oltre 680.000 euro l’anno.

Allo stesso modo la Regione Emilia-Romagna ha reso gratuito tutto il trasporto pubblico locale per tutti gli studenti fino ai 14 anni d’età, (oltre alla gratuità per gli studenti delle superiori con Isee inferiore o uguale a 30.000 euro): una misura che nessuna altra Regione ha adottato.

“Le disposizioni per l’istituzione delle Ztl non sono da intendersi come mere misure per i centri storici. Si tratta invece, assieme a mirate politiche della sosta, di una modalità per disincentivare il più possibile l’uso del mezzo privato in ambito urbano; e sono misure espressamente richieste anche dalla Regione Emilia-Romagna nonché dall’Unione Europea come strategie portanti dei Piani urbani della Mobilità sostenibile.

UN PASSAGGIO ATTESO E DOVUTO – “Si dibatte di Ztl in via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi da vent’anni – ha concluso Bonvicini – Penso che i tempi siano maturi e che non sia più possibile, poiché non sostenibile e anacronistico, tornare indietro. Anzi occorre guardare avanti e chiederci come immaginiamo corso Garibaldi nel futuro. Come ho detto anche in Commissione consiliare, ritengo dovuto questo passaggio di estensione della Ztl: un passo avanti verso una prospettiva ancora più ampia che potrebbe un giorno, perché no, regalarci un bellissimo viale, alberato e interamente pedonale”.



Ci sono 3 commenti

Partecipa anche tu
  1. antonio

    chissà perchè quelli a favore della ztl e chiusura degli accessi sono maturi e consapevoli mentre gli altri dei semplici ritardati… comunque aspetto per vedere il gran rifiorire di negozi e attività! intanto a reggio chi fa danni da decenni viene poi velocemente dimenticato, mentre i danni rimangono…

    • Rinaldo

      … però alle elezioni vince sempre il PD & Affini… quindi significa che ai reggiani le mosse di questa maggioranza vanno bene. Borbottano ma poi tornano all’ovile.
      Quasi 80 anni di dominio assoluto della stessa parte politica hanno consentito una ramificazione di cointeressenze, scambi e consuetudini tali da rendere un’ipotetica eradicazione quasi impossibile.
      Eppoi le porte girevoli coop/partito – partito/coop – partito/incarichi pubblici – partito/consulenze esterne… senza dimenticare il significativo numero di artisti (pittori, scultori, teatranti, cinematografari, poeti, scrittori, etc,) che, assieme a miriadi di associazioni culturali e non, si abbeverano alla mammella Comunale.
      Eh sì, anche i reggiani “tengono famiglia” !

      • antonio

        ma infatti c’è un problema di fondo insormontabile: i reggiani! io penso che reggio non piaccia e non interessi a nessuno, quindi se chiudono i negozi, chiudono gli uffici e il centro si svuota non è un gran problema, anzi si va tutti ancora più felici in mezzo al nulla all’ipercoop e ai petali… poi al massimo si passa una sera in piazza fontanesi a bere qualcosa e far casino… e a posto cosi!


I commenti sono chiusi.