Reggio, mercoledì la giunta Massari: il commercio a Stefania Bondavalli, Marco Mietto alla Cultura

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Cinque assessori al Pd, due alla lista Massari (anche se non soprattutto esterni), uno a Europa Verde/Possibile e uno al Movimento 5 Stelle. Lo schema sembra deciso – un 5-2-1-1 – restano da scegliere gli interpreti della nuova giunta del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, in vista del primo Consiglio comunale che nelle altre città si è già svolto, qui deve ancora essere convocato e sarà probabilmente per il 9 luglio.

Già domani, mercoledì, Massari  presenterà la giunta, prima alla maggioranza, poi – alle 12.30 – alla stampa. Per rimanere in ambito calcistico, sarà incentrata su un ‘blocco Pd’, naturale conseguenza del quasi 40% ottenuto dai dem. Ampio spazio pare verrà dato a chi ha corso per il Consiglio a partire dai votatissimi Lanfranco De Franco – che sarà vicesindaco e dovrebbe mantenere la delega alle politiche abitative – e Stefania Bondavalli, a cui andrebbero commercio, centro storico e turismo. L’assessore uscente Annalisa Rabitti a Marwa Mahmoud dovrebbe dividersi welfare e scuola, con la prima che lascerà dunque la cultura, che Massari pare intenzionato a voler affidare – in propria quota – a Marco Mietto (foto), 71 anni, figlio degli ex segretari provinciali della Dc negli anni Cinquanta e alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso Alfredo Mietto e Carla Corbelli.  Intellettuale di origine cattolica poi confluito nella sinistra extraparlamentare, Mietto ha scritto di culture giovanili in saggi di storia e per giornali e riviste, tra cui, tra il 1982 e il 1993, Linus. Dagli anni Novanta del secolo scorso come project manager di politiche giovanili ha collaborato con i Comuni di Biella, Napoli e Milano, tra il 2006 e il 2013 è stato il responsabile – per Dipartimento Politiche giovanili e Anci- della assistenza tecnica dei progetti finanziati dal Fondo nazionale Politiche giovanili. Tra il 2006 e il 2011 ha collaborato con la Repubblica Federale di Bosnia e con i Comuni di Celic, Lopare, Sapna, Sekovici e Srebrenica.

Come quinto assessore del Pd sono in lizza gli esterni (dall’ex capogruppo e segretario cittadino Gianluca Cantergiani a chi sta per finire il mandato in Regione: su tutti Roberta Mori e Federico Amico), ma anche Davide Prandi, pure andato molto bene alle elezioni e in grado di rappresentare anche l’area cattodem. Come presidente del Consiglio, probabile la riconferma di Matteo Iori , forte del buon lavoro svolto nel mandato appena conclusosi, apprezzato anche dalle opposizioni.

Certi della maglia da titolare anche la verde Carlotta Bonvicini  – prossima alle nozze, il 6 luglio a Scandiano, con il sindaco Matteo Nasciuti, mentre per il Movimento 5 stelle dopo il fuggi-fuggi generale non si intravedono grandi alternative a Roberto Neulichedl, primo degli eletti con ben… 64 preferenze.

Come altro uomo di fiducia di Massari si fa il nome di Carlo Pasini, già direttore generale di Iren Rinnovabili, vice presidente di Bi.Energia e di Studio Alfa. Da Studio Alfa veniva, come noto, anche Alex Pratissoli, assessore uscente della giunta Vecchi alla Rigenerazione urbana e del territorio con deleghe a Pianificazione urbanistica del paesaggio, Progetti urbani, Patrimonio edilizio.

Per Cosimo Pederzoli di Sinistra in Comune – che per pochi voti non ha raggiunto il quorum per entrare in Consiglio – dovrebbe essere inventato l’incarico di “ambasciatore di pace”.

Per quanto riguarda infine lo staff di Massari, pare tramontata l’ipotesi dell’ex sindaco di Albinea Nico Giberti come capo di gabinetto (ruolo lasciato scoperto anche alla Provincia di Reggio dopo che Federico Ferrari è diventato assessore alla Cultura a Sassuolo): ci sarà invece il giornalista Diego Oneda che ne ha curato la campagna elettorale e lascerà l’ufficio stampa del Comune di Scandiano.

 

 



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