E’ salito a 10,6 miliardi di euro il valore delle esportazioni reggiane nei primi nove mesi del 2023, con una crescita del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Ad evidenziarlo sono le analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati Istat.
I migliori risultati sono giunti dall’Europa, che rappresenta una quota del 71% sul totale; sul Vecchio Continente, infatti, l’aumento è stato del 3,6%, che ha portato il valore dell’export provinciale a 7,5 miliardi di euro.
In questo contesto spiccano, in particolare le performance sulla Francia (stabilmente al secondo posto nella graduatoria dei Paesi europei maggiori importatori di prodotti “Made in Reggio Emilia”), dove il valore delle esportazioni è salito a 1,316 miliardi, con un aumento del 7,41%, corrispondente a 91 milioni in più nell’ultimo anno.
In lieve calo, invece, i flussi verso la Germania (-0,16%, ovvero 2 milioni in meno su un valore complessivo attestato a 1,416 miliardi) e la Spagna (-2,43%, con un valore di 626 milioni).
Restando in area europea, ma al di fuori della UE, in crescita è apparso anche l’export verso il Regno Unito, che ha evidenziato un incremento dell’8,75%, portando così il valore a 581 milioni di euro (48 milioni in più rispetto al settembre 2022).
“Il risultato complessivo delle nostre esportazioni – sottolinea il presidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Stefano Landi – conferma la rilevante capacità competitiva del nostro sistema produttivo, con dati in aumento laddove vi sono economie in sviluppo e andamenti in lieve rialzo o sostanziali tenute anche laddove si sono abbassati i tassi di crescita”.
Uno sguardo ai Paesi maggiori importatori di prodotti reggiani evidenzia, al proposito, un autentico boom delle esportazioni verso la Turchia, dove in un solo anno il valore è quasi raddoppiato (+96,8%), portandosi a 242 milioni di euro (119 milioni in più); bene anche i flussi verso la Russia (+16,72, per un valore di 176 milioni), la Grecia (+12,6% con 124 milioni), la Romania (+8,70% e un valore di 185 milioni).
Oltre Oceano, dopo la rilevante crescita degli ultimi anni, si è invece registrata una lieve flessione per gli Stati Uniti (-0,62%, con un valore complessivo di 1,1 miliardi, cioè 7 milioni in meno rispetto al settembre 2022), mentre nel continente americano è aumentato l’export verso il Canada (+8,34%, con 11 milioni in più rispetto al 2022 e un valore complessivo di 141 milioni).
Nell’area asiatica è risultata in calo evidente la Cina (-13,6%, con un valore di 260 milioni), mentre è cresciuta del 13,3% l’export verso la Corea del sud (84,8 milioni, 10 in più rispetto al settembre 2022).
Export in crescita, infine, in Australia, con un aumento del 5% e un valore di 150 milioni.
L’analisi relativa all’andamento dei diversi settori più rappresentativi per l’economia reggiana e le esportazioni provinciali evidenzia un incremento oltre la media per i macchinari, che da soli rappresentano quasi il 40% dell’export locale; la crescita, in questo caso, è stata del 7,8%, per un valore complessivo salito oltre i 4 miliardi di euro, con 293 milioni in più rispetto a fine settembre 2022.
In deciso aumento anche il tessile abbigliamento, che con un +15% ha aggiunto 258 milioni ai valori dello scorso anno e si è portato a 1,98 miliardi di euro.
In crescita anche il valore degli apparecchi elettrici esportati (+2,3%, per un valore di 692 milioni), di quelli elettronici (+10,4% e 251 milioni), mentre si confermano in calo le materie plastiche (-13,5%, con 1,06 miliardi), l’industria degli alimenti e delle bevande (-2,1%) e l’industria metallurgica, che riduce leggermente il ribasso rispetto ai dati del giugno scorso (-20%), ma resta in flessione del 18,2% e un valore di 1,1 miliardi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]