Reggio Emilia città delle ciclabili ma… attenti al palo!

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Quante volte, sui social, siamo incappati in un’immagine simile e abbiamo pensato: “No dai vabbé, ma cosa si sono fumati?”. Mettendoci a ridere nella convinzione che “no, qui da noi, nell’Emilia del buon governo per fortuna queste cose non possono succedere…”.

Sbagliavamo.

Questo simpatico palo della luce che spunta nel bel mezzo del tratto ciclabile della pista ciclopedonale inaugurata quasi due anni fa è ancora lì. Siamo a Reggio, sulla via Emilia per Parma, subito dopo il ponte sul Crostolo. Dove in pompa magna venne inaugurato questo intervento da 750.000 euro (mica bruscolini) con frasi tipo “Consegniamo alla città il risultato di un investimento e di un intervento di riqualificazione importanti, che connota in chiave europea questa arteria fondamentale” (sindaco Luca Vecchi); “Come possiamo vedere i percorsi pedonali e quelli ciclabili, con spazi dedicati, sono ben definiti e facilmente intuibili” (assessora alla Mobilità, Carlotta Bonvicini); “E’ stata rinnovata anche l’illuminazione pubblica, è un modello di intervento che da qui vogliamo portare anche nelle frazioni lungo la via Emilia a ovest della città” (assessore ai Lavori pubblici, Nicola Tria).

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Perché sì, c’era mezzo mondo quel giorno all’inaugurazione della ciclopedonale: il sindaco, due assessori, perfino Raffaella Monti, presidente dell’associazione Tuttinbici Fiab. Tutti lì a decantare la qualità di questo intervento (bello, per carità), nessuno a chiedersi: “Ma quel palo lì in mezzo, che cazzo ci fa?”. E, soprattutto, dopo quasi due anni, nessuno che abbia pensato di rimediare.

In fondo cos’è il genio? Come ci ha insegnato quarant’anni fa Rambaldo Melandri (Gastone Moschin) nella memorabile scena di Amici Miei, regia di Mario Monicelli, è fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione… Tutte caratteristiche che ritroviamo in questo che può apparire un semplice palo messo ad minchiam, ma che in realtà è un monumento al genio progettuale reggiano.

Nel frattempo, parafrasando il grande Lucio, “attenti al palo!”.