Scrive in una nota il portavoce comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Emilia, Marco Eboli: “La titolazione a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana seviziata e infoibata dai partigiani comunisti è cosa fatta. Basta solo la data, che mi auguro venga fissata presto, perché la primavera è la stagione giusta per la rinascita nella memoria collettiva del sacrificio di Norma. Non ho mai avuto dubbi, e l’ho scritto in tempi non sospetti, che la titolazione fosse un atto dovuto, dopo l’approvazione nel settembre del 2020 di una mozione delle minoranze.
Nemmeno quando la Commissione toponomastica si inventò la scusa di dover approfondire la documentazione storica, cosa che aveva fatto egregiamente il Presidente della Repubblica Ciampi, che conferì, nel 2005 la Medaglia d’oro alla memoria di Norma. Anche allora dissi che I documenti richiesti a Roma dal Comune non avrebbero potuto che confermare il dovere morale e civile della titolazione alla Cossetto. Sono stato facile profeta ed ora la città del Tricolore intitolerà, una via, un parco, una piazza alla memoria di Norma.
Lo si sarebbe potuto fare subito dopo l’approvazione della mozione se, nella nostra città, all’interno della Giunta comunale non vi fossero ancora persone che negano o vorrebbero ridurre la portata della tragedia delle Foibe che però non può più essere dimenticata, grazie alla Legge Menia, dal nome del deputato di Alleanza Nazionale, promotore, approvata nel 2004 che istituisce il Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’esodo delle popolazioni italiane del confine orientale.
Ora è necessario che oltre alla titolazione, già dal prossimo anno, il Comune riprenda, come fece, dal 2005 al 2011,su proposta della Destra, a celebrare, come si fa per il Giorno della memoria, questa tragedia italiana, lo prevede la legge Menia, e le leggi vanno rispettate”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]