La crisi del centro storico miete un’altra, autorevole vittima. Con l’anno nuovo chiuderà la storica Calzoleria Parmense, tra i più antichi e autentici negozi del cuore di Reggio, tanto da essere stata scelta anche come location per spot pubblicitari. Dalla famiglia Bocchialini, che con il capostipite Mario la aprì nel lontano 1934, stanno arrivando in questi giorni ai clienti più affezionati gli inviti a una esclusiva svendita privata che si terrà dall’1 al 5 ottobre, per poi essere aperta a tutti fino alla chiusura con l’anno nuovo. “La Calzoleria Parmense chiude dopo novant’anni di attività – scrivono i fratelli Lella, Kitty e Luigi Bocchialini nell’invito per l’anteprima esclusiva della svendita – È stata un’avventura straordinaria. Sarà un modo per salutarci e celebrare questa lunga e bellissima storia con chi ne ha fatto davvero parte”.
La chiusura riguarderà non solo il bellissimo negozio di via Emilia San Pietro, attivo appunto da 90 anni, ma anche quello di via Toschi e lo ’store’ di vicolo Corbelli. La storia della Calzoleria Parmense nasce nel 1934, quando Mario Bocchialini si trasferisce da Parma a Reggio Emilia dove, seguendo la tradizione di famiglia, apre un negozio di calzature di prestigio nel cuore del centro storico della città. “Insieme alla moglie Adele persona dotata di innata sensibilità e capacità nel cogliere le nuove tendenze – si legge sul sito della Parmense – si crea un sodalizio perfetto. Nasce così lo stile della Calzoleria Parmense: una selezione personalizzata dei migliori brand, sempre aggiornata e proposta con entusiasmo e passione per il proprio lavoro”.
Da allora la Calzoleria Parmense è cresciuta con l’apertura dei nuovi negozi: lo Store nel 1990 e La Parmense di via Toschi nel 2006. Oggi sono i tre figli, Lella, Kitty e Luigi a guidare l’azienda di famiglia. La filosofia non è cambiata: attenzione alla massima qualità e continua ricerca, rimanendo sempre coerenti ai valori e principi che sin dall’inizio contraddistinguono la Calzoleria Parmense e ne hanno determinato il successo in tutti questi novant’anni.
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