Dalla mattinata di oggi giovedì 28 luglio si trova ristretto in carcere con le accuse di reiterate violenze sessuali aggravate, che sarebbero state compiute nei confronti di una decina di allievi, tra i quali alcuni sono minori.
A finire in manette un 45enne reggiano, Daniele Franci, coordinatore del Centro Teatrale Europeo Etoile, con sede in via Fratelli Cervi, a Pieve Modolena (Associazione tra i cui partner istituzionali figurano la Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Comune di Correggio, Comune di Novellara, Provincia di Reggio Emilia).
Daniele Franci, avvicinatosi al mondo teatrale già in giovane età, quando da ragazzo frequentava le scuole superiori all’istituto don Zefirino Jodi di Villa Rivalta, portando allora in scena spettacoli studenteschi, nel passare del tempo è poi diventato una figura molto nota e conosciuta nell’ambiente delle rappresentazioni artistiche in città e in provincia.
I carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Reggio Emilia, coordinati dal sostituto procuratore Valentina Salvi della Procura della Repubblica cittadina, diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale locale – Dario De Luca – su richiesta della Procura reggiana.
Le indagini dei carabinieri sono partite verso la metà del mese di aprile quando una delle vittime, non riuscendo più a sopportare il peso emotivo delle violenze sessuali subite durante la sua permanenza nella sede dell’associazione teatrale che frequentava in qualità di allievo, ha deciso di sporgere denuncia, dalla quale poi emergeva anche come il giovane avesse contattato alcuni suoi ex compagni per confidarsi.
Nasceva tra i vari ragazzi un confronto a seguito del quale, in quel momento, i diretti interessati apprendevano di essere stati tutti oggetto delle stesse attenzioni sessuali da parte del 45enne.
Gli accertamenti svolti portavano alla ricostruzione dei fatti sia attraverso l’escussione testimoniale delle giovani vittime, alcune delle quali minori, sia dall’esame di chat presenti nei vari telefoni cellulari. Alcune vittime hanno denunciato spontaneamente le violenze subite altre, invece, che non avevano denunciato gli abusi, sono state rintracciate ed ascoltate dai carabinieri.
I gravi episodi contestati al 45enne sarebbero stati compiuti in alcuni casi anche dall’anno 2016 e portate avanti sino all’inizio dell’estate dell’anno scorso.
Violenze sessuali che in un caso avrebbero visto il presunto responsabile compiere pratiche sessuali estreme, quali lo strangolamento sino a determinare quasi lo svenimento della vittima.
La Procura reggiana, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto il provvedimento restrittivo che è stato eseguito dai carabinieri di Reggio Emilia, i quali hanno arrestato l’uomo, poi condotto presso il carcere di Reggio Emilia. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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