Reggio. Diocesi e UniMoRe: Intelligenza Artificiale, tra vantaggi e insidie

PRESENTAZIONE DEL LIBRO L’ALGORITMO D’ORO E LA TORRE DI BABELE

È atteso come relatore anche padre Paolo Benanti, di recente nominato dal governo alla presidenza della Commissione sull’Intelligenza Artificiale per l’informazione, all’incontro promosso da chiesa di Reggio Emilia-Guastalla e Università di Modena e Reggio Emilia in programma sabato 13 gennaio 2024 alle ore 16 nell’Aula magna “Artigianelli” del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di viale Timavo 93, a Reggio Emilia.

Il titolo dell’evento – “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” – riprende il tema scelto da Papa Francesco per la 58ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale – si legge nella presentazione diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede – rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani”.
Per riflettere sulle opportunità e sulle insidie dell’Intelligenza Artificiale la Diocesi promuove insieme a UniMoRe – con il sostegno del Centro Diocesano Comunicazioni Sociali/La Libertà, della Pastorale universitaria, dell’Associazione Stampa Reggiana “Gino Bedeschi” e del Centro Culturale “Blaise Pascal” – l’incontro di approfondimento, gratuito e aperto a tutti gli interessati, che vedrà intervenire, insieme all’Arcivescovo Giacomo Morandi, la professoressa Rita Cucchiara e padre Paolo Benanti, tra i massimi esperti di Intelligenza Artificiale.

Rita Cucchiara è docente di visione artificiale dell’Università di Modena e Reggio Emilia: autrice di oltre 450 lavori scientifici su visione artificiale e machine learning, dirige il laboratorio nazionale di Intelligenza artificiale del Consorzio universitario nazionale per l’informatica e nel saggio “L’intelligenza non è artificiale” (Mondadori) illustra l’importanza dell’apprendimento per la robotica “sociale”.

Paolo Benanti è un francescano del Terzo Ordine Regolare; filosofo e teologo, si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie; professore straordinario presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana, nell’ottobre scorso è stato nominato, unico italiano, nell’Artificial Intelligence Advisory Body voluto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.