Apprendiamo della notizia choccante del licenziamento dell’unico rappresentate sindacale dell’azienda Pregel, comunicazione data dall’azienda il Sabato di Pasqua e nei tempi difficili del coronavirus.
Troviamo il licenziamento veramente discutibile e assommiamo i nostri pensieri a quelli delle forze sindacali. Licenziare un operario che ha “starnutito senza coprirsi la bocca” perché aveva le mani impegnate, che “ha chiesto informazioni su un macchinario” che dovevano usare lui e i suoi colleghi e che ha avuto l’ardire anni prima di aver “descritto le proprie mansioni in un annuncio di ricerca lavoro”.
Pensiamo che nessun lavoratore con la propria famiglia debba scoprire una notizia simile il Sabato di Pasqua soprattutto per il momento storico che stiamo vivendo ora al tempo della pandemia di coronavirus e anche perchè questo lavoratore con il suo stipendio mantiene tutta la famiglia.
Invitiamo la storica azienda reggiana con sede a Gavasseto (RE) che da lavoro a circa 300 persone a rivedere questa disposizione. Ora abbiamo bisogno di unità e responsabilità da tutti i fronti per affrontare questa crisi, non di licenziamenti mirati.
I consiglieri comunali
Dario De Lucia (PD)
Fabiana Montanari (PD)
Christian Vergalli (PD)
Cinzia Ruozzi (PD)
Davide Corradi (PD)
Marwa Mahmoud (PD)
Matteo Braghiroli (PD)
Paolo Burani (Immagina Reggio)
Giacomo Benassi (Più Europa)
Palmina Perri (Reggio E’)
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]