Insieme ad autoveicoli, industria e logistica, sarà soprattutto l’agricoltura a svoltare decisamente verso l’elettrico. La spinta viene dall’Unione Europea, con un nuovo regolamento che sarà pubblicato nel mese di maggio e si pone l’obiettivo di incentivare il progresso tecnologico del settore e ridurne l’impatto sull’ambiente, nell’ottica di un’economia circolare e rigenerativa.
“Le nuove politiche europee verso la neutralità climatica e la drastica riduzione delle emissioni inquinanti – sottolinea Marco Righi, CEO di Flash Battery, l’azienda reggiana che si colloca tra i leader europei nella produzione di batterie al litio – stanno portando anche il settore agricolo, storicamente endotermico, ad abbracciare l’elettrificazione”.
“Seppur a passo più lento rispetto ad altri segmenti industriali – prosegue Rigni – le nuove macchine agricole contemplano diverse soluzioni ibride e full-electric, che si orientano verso batterie ad alta potenza e fortemente personalizzate”. “Insieme alla zootecnica, nella quale ci siamo affermati da tempo con un feed-mixer full-electric utilizzato per la preparazione del mangime degli animali da allevamento, l’elettrificazione in campo agricolo si sta affermando in altri comparti agricoli che ne apprezzano i numerosi vantaggi, come ad esempio quello della viticoltura (in forte crescita e molto attento all’abbattimento delle emissioni, soprattutto nelle zone DOC) e quello della cura del verde urbano, specialmente per quanto riguarda le macchine cippatrici per il legno, che traggono grande beneficio in termini di silenziosità e possibilità di personalizzazione”.
“In questo contesto sempre più attento all’impatto ambientale – osserva il CEO di Flash Battery – il nuovo regolamento europeo assicurerà un altro impulso all’elettrificazione proprio in campo agricolo, prevedendo una ulteriore svolta sulla sostenibilità da parte dei produttori di batterie”.
“Siamo di fronte – prosegue Righi – ad un provvedimento che introduce un cambio di paradigma per chi produce e chi utilizza batterie, prevedendo requisiti obbligatori che, per la prima volta, riguarderanno l’intero ciclo di vita delle batterie al litio: dall’estrazione della materia prima, fino alla produzione, la progettazione, l’etichettatura, la tracciabilità, la raccolta, il riciclo e il riutilizzo”.
Proprio in tal senso, il regolamento UE introduce un vero documento di identità per ogni batteria (il battery passport), un QR code grazie al quale l’utilizzatore può accedere a tutti i dati contenuti nel passport, l’obbligo – dal 2024 – di dotare ogni batteria di un BMS (Battery Management System) che, oltre a garantire la massima durata delle celle, consente di valutare lo “stato di salute” delle batterie e, infine, una serie di normative e metodologie volte a quantificarne la Carbon Footprint, il parametro utilizzato per stimare il totale delle emissioni dirette e indirette di gas serra generate durante tutta la catena del valore delle batterie.
“Norme – osserva Righi – rispetto alle quali come Flash Battery abbiamo giocato d’anticipo (ad esempio con un BMS proprietario, progettato per un controllo totale, da remoto, dello stato di salute delle batterie e degli interventi di manutenzione), e che erano molto attese anche dai fruitori dei processi di elettrificazione, soprattutto in quell’ambito dell’industria delle machine agricole che potrà mettere a disposizione dei produttori sistemi e processi caratterizzati dal massimo livello di sostenibilità e ad impatto sempre minore sull’ambiente”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]