Dalla generosità dei tanti spettatori che, durante i primi mesi della pandemia, hanno deciso di rinunciare al rimborso dei biglietti o degli abbonamenti relativi agli spettacoli cancellati per la chiusura dei luoghi della cultura è nato il progetto “Biglietto Sospeso”, ideato dalla Fondazione I Teatri di Reggio in collaborazione con gli assessorati alla cultura e al welfare del Comune di Reggio, al CeIS – Centro di Solidarietà di Reggio, al Centro interculturale Mondoinsieme e al Csv, il Centro dei servizi per il volontariato.
“In un momento difficile come quello che il lockdown ha rappresentato per tutti noi, e anche per tutta la cultura, questa grande solidarietà ci ha molto colpiti”, ha spiegato il direttore della fondazione Paolo Cantù: “Così la Fondazione I Teatri, che tra i suoi obiettivi statutari ha l’impegno allo sviluppo culturale, civile ed economico della comunità locale, ha deciso di restituirne una parte alla comunità: alle associazioni sul territorio offriamo biglietti gratuiti e la possibilità di vivere e di appassionarsi all’esperienza del teatro. Un’altra parte è stata impiegata per rendere i nostri teatri ancora più belli, con alcuni interventi di manutenzione che, altrimenti, non avremmo potuto fare”.
Sulla scia del celebre “caffè sospeso” di Napoli, dunque, i rimborsi non richiesti sono stati convertiti in ingressi a concerti, spettacoli di danza e visite guidate al backstage e ai segreti dei teatri reggiani. Per dare ancora più valore all’esperienza, inoltre, gli spettacoli sono preceduti da momenti di confronto e di incontro con i protagonisti della macchina teatrale.
La Fondazione I Teatri ha collaborato con CeIS, Csv e Mondoinsieme per individuare gli spettacoli da proporre e le associazioni più idonee alle quali donare i biglietti gratuiti. I primi a sperimentare le ricadute sociali del progetto sono stati alcuni esponenti delle comunità tamil e albanese e alcuni membri della Filef, che hanno assistito allo spettacolo di danza “Political Mother Unplugged” di Hofesh Shechter, dopo una visita al backstage del teatro Ariosto e ad alcuni spazi del teatro Valli.
Successivamente, invece, la lezione-concerto di Emanuele Ferrari al teatro Cavallerizza ha visto la partecipazione dei giovani delle case-famiglia del CeIS, dei componenti del Gruppo mamma a scuola di Mondoinsieme e di quelli dell’associazione Passaparola e del Csv. Una dozzina di spettatori, infine, sono stati invitati ad assistere al concerto al pianoforte di Alexander Malofeev al teatro Valli, mentre altri appuntamenti saranno individuati nei prossimi mesi.
“Il CeIS non può che accogliere con estremo entusiasmo e sincera gratitudine l’iniziativa del “Biglietto Sospeso”: una grande lezione di umanità, prima ancora che di musica e di spettacolo, da parte dei teatri di Reggio”, ha commentato Anna Fontana a nome del Centro di solidarietà reggiano, parlando di un’iniziativa “che si inserisce nel solco di una proficua collaborazione tra Teatri e CeIS, in essere da anni”.
“Per le associazioni di volontariato e per le persone da loro seguite e sostenute, quella offerta dal “Biglietto Sospeso” è stata un’opportunità speciale ed apprezzatissima”, ha aggiunto la referente reggiana di Csv Emilia Federica Severini: “Per la qualità della proposta, per la sensibilità e l’attenzione che si trova alla base del progetto e perché si tratta di un grande gesto inclusivo, particolarmente apprezzato in questo periodo così complesso. Quando ci è stato chiesto di collaborare abbiamo subito aderito con la massima convinzione, era davvero un’opportunità speciale. Non possiamo che ringraziare di cuore la Fondazione I Teatri e tutti gli abbonati che hanno deciso di aderire”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]