Sostiene Layla Yusuf, membro dell’assemblea nazionale +Europa, portavoce regione Emilia-Romagna, coordinatrice Gruppo Più Europa-Reggio Emilia: “Il 3 febbraio del 2021 è un giorno storico in cui nasce l’Italia Più’ Europeista.
Le elezioni del 2018 hanno consegnato all’Italia un parlamento con una ampia maggioranza assoluta di forze populiste e sovraniste che avevano fatto campagna contro la Ue e l’Euro.
Al termine del primo giro di consultazioni con le forze politiche, il presidente incaricato Mario Draghi ha già ottenuto numerosi successi registrando un ampissimo sostegno, sembra ormai che si è sulla strada giusta per formare il Governo Draghi, è una potente rivincita della realtà sulla propaganda, che noi eravamo certi sarebbe arrivata.
Come hanno ricordato la nostra senatrice Emma Bonino e il nostro segretario Benedetto Della Vedova: “La realtà ci dice che il migliore destino per l’Italia di oggi è in una Ue più forte e coesa in cui il nostro paese giochi da protagonista e non da velleitario antagonista. Il nostro immediato e incondizionato sostegno al governo di Mario Draghi nasce anche da questa profonda convinzione politica che è il connotato fondativo di Più Europa.
Anche quando tutti ci attaccavano per la nostra posizione, siamo sempre restati fermi e convinti che la strada delle competenze e dell’Europa fosse l’unica percorribile per uscire fuori di una situazione difficile, oggi possiamo sostenere di essere stati lungimiranti”
Diamo il benvenuto a quanti si sono messi, sia pure in ritardo, in marcia lungo la direzione che, da soli, avevamo indicato da tempo. Il viaggio sarà lungo ma sappiamo che finalmente la strada è tracciata e non torneremo più indietro.
Ora, è il tempo della conoscenza, della competenza, delle soluzioni concrete, serie e reali. All’appello alla responsabilità lanciato dal Presidente Mattarella, noi rispondiamo ‘presente’ in modo convinto”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]