“Gli accordi di ristrutturazione dei debiti nel codice della crisi: attualità e prospettive” è il titolo dell’appuntamento nazionale che si terrà il prossimo venerdì 20 al centro Malaguzzi dalle 9 alle 19. Promosso dagli Ordini professionali dei Commercialisti e degli Avvocati reggiani insieme al centro studi di Diritto Fallimentare di Modena, il convegno giunto alla 19esima edizione, si avvale del prestigioso coordinamento scientifico a cura del prof Sido Bonfatti dell’Università di Modena e Reggio Emilia, oltre che presidente del Centro studi di Diritto fallimentare di Modena.
Un parterre di altissimo profilo tra commercialisti, magistrati, avvocati, imprenditori e docenti si confronterà sui risultati delle misure volte a fornire alle imprese in difficoltà strumenti nuovi per affrontare e risolvere le situazioni di squilibrio economico-patrimoniale che appaiono reversibili.
L’obiettivo primario del codice della crisi è quello di prevenire l’insolvenza, evitare la crisi, e quindi la liquidazione delle imprese sane. Attraverso strumenti giuridici e anche stragiudiziali, messi a disposizione dell’imprenditore per superare il momento di difficoltà, il ruolo dei professionisti diventa determinante.
Gli accordi di ristrutturazione dei debiti, nell’attuale scenario normativo, rappresentano un efficace strumento per l’impresa con un’esposizione debitoria nei confronti di un limitato numero di creditori. La sua ratio è di consentire il salvataggio dell’impresa e di sanare la crisi, garantendo ai creditori non aderenti l’integrale soddisfazione del credito. Con l’accordo di ristrutturazione è l’imprenditore stesso che continua a dirigere la propria impresa e il suo patrimonio è assistito da alcune tutele, per consentirgli di realizzare il risanamento.
La giornata di studio è realizzata in collaborazione con il Centro Studi Diritto della Crisi e dell’Insolvenza e la rivista Diritto della Crisi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]