Proteste dai loggioni e qualcuno che urla “vergogna, vergogna” in Consiglio comunale a Reggio Emilia durante la mozione di iniziativa popolare sul bosco di Ospizio, dopo la firma della convenzione tra Comune e Conad che sblocca la realizzazione del discusso centro commerciale del quartiere di Ospizio e che fa infuriare i cittadini che osteggiano il progetto.
“Questa firma, di cui abbiamo saputo solo poco fa dalla stampa, è stata apposta sorpassando di fatto la mozione popolare che porteremo lunedì in Consiglio comunale, che chiedeva la sospensione dell’iter del piano urbanistico a partire proprio da questo atto”, dice la portavoce del comitato per salvare il “bosco urbano” Ilaria Mezzenzana, aveva detto l’altra sera nella riunione della commissione Territorio e Ambiente.
“Questo ci lascia, sorpresi, sbigottiti e indignati perché secondo noi non rispetta l’impegno preso con i cittadini e anche col Consiglio comunale con cui noi abbiamo appuntamento lunedì”, aveva Mezzenzana. Nella replica l’assessore alla Rigenerazione urbana Carlo Pasini evidenzia in premessa “un vulnus di fondo che genererebbe un problema anche dal punto di vista legale”, e cioè il fatto che la mozione popolare chiede al Consiglio comunale di esprimersi su una materia – le varianti dei piani attuativi – che è di competenza della Giunta.
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