Il 2023 inizia a Reggio Emilia con l’attuazione di Urbano Naturale, un progetto di implementazione, riqualificazione e manutenzione del Network del verde, la ‘rete’ degli alberi nel territorio urbano e periurbano idonea a migliorare il microclima e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, a contrastare le isole di calore con compensazioni arboree e a mitigare l’impatto dell’inquinamento, a sviluppare una resilienza che nello stesso tempo giovi alla sostenibilità e alla salute, a sviluppare la ricchezza del paesaggio e la biodiversità.
La varietà delle specie, un mix fra autoctone e alloctone, viene scelta su base scientifica e in considerazione dell’adattabilità delle piante ai prolungati periodi di siccità che si sono manifestati negli ultimi anni.
Questa tranche di interventi, finanziata dall’Amministrazione comunale con un pacchetto di 200.000 euro e realizzata dal servizio Cura della città, consiste in azioni sistematiche di forestazione in 6 parchi, ma anche in azioni di tipo più puntuale, di manutenzione ordinaria e straordinaria del verde lungo strade, in piazze e parcheggi.
HANNO DETTO – “Quello che presentiamo oggi è un progetto che racconta una città che ha deciso di assumere la sfida ecologica e di farsi carico dei cambiamenti climatici in corso. Non a caso siamo passati dal 44esimo al secondo posto nella classifica Legambiente – ha detto oggi alla stampa il sindaco Luca Vecchi illustrando il piano – Forestazione e piantumazioni sono obiettivi del mandato che stiamo portando avanti con convinzione, competenza e attenzione ai quartieri e ai luoghi frequentati dai cittadini. Tutto questo funziona grazie anche alla collaborazione delle tante persone che si presentano assai numerose alle giornate di distribuzione di piante e che partecipano in prima persona all’incremento del verde rendendo possibile la piantumazione anche su aree private”.
“Questa fase di interventi, per un investimento di 200mila euro, sono basati su un approccio al verde che tiene conto del necessario adattamento ai cambiamenti climatici – ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini – Abbiamo realizzato una mappatura del territorio per analizzare la vulnerabilità urbana in termini di siccità e isole di calore per comprendere dove intervenire con opere di forestazione e creazione di oasi microclimatiche, con bassissimo bisogno di manutenzione, in grado di generare raffrescamento estivo. Con queste azioni interveniamo sui primi sei parchi cittadini, ma anche in aree di sosta e lungo percorsi ciclopedonali per creare zone di riparo dalla calura estiva. Lo facciamo con attenzione alla capacità di adattamento delle piante, realizzando impianti di irrigazione ma anche scegliendo essenze in grado di resistere meglio alla siccità”.
Alla conferenza hanno partecipato Maurizio Battini, direttore generale del Comune di Reggio Emilia e Giampaolo Santangelo, funzionario del servizio comunale Ambiente.
IL PROGETTO – Urbano Naturale mette a sistema i progetti di forestazione, riqualificazione e implementazione del verde avviati dall’Amministrazione comunale, allineandosi con il nuovo Piano urbanistico generale (Pug) e il Regolamento urbanistico edilizio (Rue) che a loro volta prevedono azioni mirate a migliorare l’ombreggiamento, il microclima e il comfort ambientale.
Il progetto Urbano Naturale ha quale obiettivo specifico l’aumento del 20% della componente vegetale nell’ambito urbano e periurbano, e in particolare di portare al 35% del totale la quota vegetale a crescita spontanea, con la nascita di neo-ecosistemi in grado di mantenersi attraverso la spontanea e naturale riproduzione delle piante. Si tratta in sostanza di riportare il più possibile la natura in città, aumentando la ricchezza vegetale e la biodiversità dei parchi pubblici e sensibilizzando i cittadini sulla necessità di ripensare il rapporto con la natura anche nelle aree urbanizzate.
Il programma di Urbano Naturale, d’altro canto, è stato costruito in sinergia con i progetti del Comune specifici in tema di verde, in particolare:
la Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, che ha consentito di valutare i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e di individuare le vulnerabilità in territorio urbano connesse alle isole di calore;
il progetto Life Urbanproof, che fra l’altro ha portato alla mappatura delle stesse isole di calore a Reggio Emilia;
il progetto Life CityAdap3 che ha come obiettivo, anche attraverso il coinvolgimento di aziende nell’ambito della Responsabilità d’impresa, quello di realizzare azioni di adattamento sperimentali, che per Reggio Emilia si tradurranno nella riqualificazione di 4 aree in Parchi adattativi ‘a misura di clima’ con la creazione di ‘microforeste’, prati polifiti, siepi campestri e filari alberati. Il primo fra questi progetti è in corso di realizzazione al parco Marco Biagi;
il Piano di Forestazione urbana specifico, in corso di realizzazione su aree scelte in base a studi scientifici condotti dall’Università Iuav di Venezia, che hanno tenuto conto fra l’altro della frequentazione degli spazi verdi e delle segnalazioni dei cittadini che vivono e conoscono gli spazi verdi pubblici.
DUE TIPI DI AZIONE – A partire dai prossimi giorni, il servizio Cura della città procederà con i lavori. Le azioni saranno di due tipi: riqualificazione e piantumazione di alberi adulti in aree urbanizzatee e realizzazione di aree di forestazione.
INTERVENTI CON INSERIMENTO DI MICROFORESTE – Gli interventi sistematici di forestazione con creazione di microforeste – ogni microforesta consiste in un’area di circa 150 metri quadrati con circa 450 essenze arboree fra alberature e arbusti) per la compensazione climatica e ambientale sono programmati al:
Parco di via Velmore Davoli al Buco del signore (zona Sud della città):
realizzazione di microforeste su 150 metri quadrati, messa a dimora di 39 piante adulte e riqualificazione dell’impianto d’irrigazione.
Il parco si trova in un quartiere di recente costruzione. Il parco rappresenta una area verde principalmente a servizio dei residenti della zona e viene attraversato da due percorsi sprovvisti di alberi. Nell’area vi sono attrezzature minime, quali panchine e cestini e vi è una area adibita a gioco bimbi scarsamente ombreggiata.
L’idea di riqualificazione prevede di creare un viale ombreggiato, in grado di produrre sufficienti zone d’ombra per attenuare l’isola di calore presente e nello stesso tempo aumentare il comfort ambientale e la fruibilità di tale spazio. Sono previste alberature su doppio filare di Capini e la preferenza di specie arboree termoresistenti e meno idro-esigenti.
L’intervento prevede inoltre la messa dimora due Bagolari e un Ciliegio per produrre ombra sulle attrezzature presenti e aggiungere altri alberi di prima grandezza come Cerro, Roverella e Acero campestre. Nell’area a radura, priva di una sua specifica funzione, ospiterà una microforesta autoctona di circa 150 metri quadrati.
Parco Sandro Pertini di via Pertini-via Perugino a Pieve Modolena (zona Ovest):
microforeste su 300 metri quadrati, messa a dimora di 35 piante adulte e realizzazione di impianto d’irrigazione.
L’obiettivo del progetto di forestazione del parco Sandro Pertini è di aumentare la massa vegetale al fine di migliorare il comfort, ridurre l’isola di calore presente e definire un nuovo assetto del parco, in cui le funzioni rivolte ai cittadini possano essere garantite grazie al miglioramento del micro-clima prodotto dalle piante, attraverso l’ombreggiamento e l’evapotraspirazione. Le zone in cui si interverrà saranno porzioni dell’area verde scarsamente ombreggiate tranne nell’area adibita a gioco bimbi e in cui sono presenti alberi in grado di produrre sufficienti zone d’ombra.
Oltre alla realizzazione di due microforeste autoctone, si prevede la piantumazione di Tigli per ombreggiare il percorso pedonale interno al parco e la creazione di un’area ombreggiata con alberature di prima grandezza.
Parco di via Fontanesi e via Buontalenti a Massenzatico (zona Nord):
realizzazione di microforeste su 300 metri quadrati, messa a dimora di 23 piante adulte e impianto d’irrigazione.
E’ presente un’importante isola di calore, come segnalato da recenti studi. Il progetto di forestazione che si intende realizzare, si sviluppa su due aree verdi adiacenti e connesse da un percorso ciclopedonale. Il progetto di riqualificazione del verde prevede percorsi ombreggiati, piantumazioni in grado di ombreggiare i giochi per bambini presenti e nuovi elementi arborei e arbustivi per il piccolo parco Buontalenti, creando zone d’ombra nell’area giochi, inserendo una micro-foresta e un filare arboreo che possa fare da barriera antismog.
Il percorso ciclopedonale alberato in doppio filare di Carpini presenta diverse fallanze e l’esistenza di un impianto di irrigazione. Il progetto prevede il ripristino delle alberature mancanti (circa 10) ad ombreggiamento del viale che attraversa il parco Fotanesi e lo collega al parco Buontalenti.
Parco Gattalupa in via Del Bue a San Maurizio (zona Est):
realizzazione di microforeste su 300 metri quadrati, messa a dimora di 24 piante adulte e manutenzione dell’impianto d’irrigazione.
Il parco si estende nel quartiere di San Maurizio ed è poco distante dall’Area di riequilibrio ecologico Rodano-Gattalupa, area naturale tutelata e di limitata estensione che si caratterizza per la funzione di ambienti di vita e rifugio per specie vegetali e animali. Il parco Gattalupa è attraversato da un sistema di piccoli canali e si caratterizza per la falda acquifera più vicina alla superficie. Tali caratteristiche del parco comportano fenomeni di allagamento in alcuni periodi dell’anno, che ne limitano la fruibilità di alcuni spazi.
Si realizzerà un filare arboreo di Frassini, parallelo a quello di Tigli esistente, vicino alle case, per aumentare la massa vegetale e aumentare le zone d’ombra.
La realizzazione di microforeste potrà limitare i fenomeni ricorrenti di allagamento attraverso la realizzazione di una massa vegetale con piante più resistenti agli stress idrici e microclimatici e soprattutto in grado di assorbire l’acqua in eccesso.
Per l’area del parco maggiormente utilizzata a scopo ricreativo e di gioco, l’intervento di forestazione aumenterà le zone d’ombra e la massa vegetale con l’impiego fra l’altro di Salici bianchi la cui crescita e mantenimento richiedono presenza d’acqua nel sottosuolo (appunto abbondante in questa zona), inserendo altresì esemplari arborei forestali e da frutto per aumentare la diversità di specie a beneficio della biodiversità, di spazi più confortevoli e di una maggiore resistenza al calore.
Parco di via Jacopo da Mandra a Santa Croce (zona Nord):
messa a dimora di 11 alberi adulti e impianto d’irrigazione.
Si tratta di un parco di piccole dimensioni, in zona popolosa, a ridosso di una importante arteria stradale di collegamento con i principali assi viari per raggiungere la tangenziale e l’autostrada. Sul parco insiste un’importante isola di calore e il calore viene segnalato anche dai cittadini, che segnalano la necessità di zone d’ombra.
Si è valutato necessario inserire filari arborei utili a fungere da barriera antismog sul lato di via del Chionso e per l’attenuazione dell’isola di calore presente.
Saranno collocati esemplari arborei di prima grandezza come Frassino, Bagolaro, Tiglio e Acero campestre.
Parco-Bosco urbano Dario Fo in via Pampari presso la Tangenziale sud-est (zona Sud):
realizzazione di microforeste su 300 metri quadrati, messa a dimora di 34 nuove piante adulte e installazione di impianto d’irrigazione. Inoltre è in corso la progressiva sostituzione, con nuove piante, di diversi esemplari arborei già presenti e ammalorati o morti.
INTERVENTI PUNTUALI DI MANUTENZIONE DEL VERDE – Sono previsti inoltre interventi puntuali di manutenzione del verde in:
Via Calvi di Coenzo: sostituzione di piante secche lungo la strada e piantumazione di 20 piante adulte.
Rione Cln: sostituzione di piante secche abbattute con 3 piante adulte e installazione di irrigazione.
Via Che Guevara-Via Martiri di Cervarolo: messa a dimora di 6 piante adulte e installazione di impianto d’irrigazione in un’ampia aiuola stradale.
Piazza Fontanesi: riqualificazione consistente nell’abbattimento di un Tiglio gravemente compromesso e nella piantumazione di due esemplari adulti.
Piazzale del Deportato (parcheggio di via Cecati lato ovest): nelle aiuole tra i parcheggi, riqualificazione mediante abbattimento alberi secchi o ammalorati, messa a dimora di 33 nuove alberature adulte, installazione di impianto d’irrigazione.
In particolare, questo intervento di riqualificazione, che ha inizio questa settimana, riguarderà le tre lunghe aiuole interne di separazione tra gli stalli per la sosta delle auto.
Il popolamento arboreo residuo è ad oggi costituito da 24 piante nate presumibilmente in maniera spontanea e costituenti un piccolo popolamento di alberelli di ridotte dimensioni.
Prima di decidere l’abbattimento di tale popolamento, è stata eseguita una necessaria verifica dello stato di salute delle piante visibilmente compromesse, da parte di personale del servizio Fitosanitario provinciale.
DATI GENERALI SUL VERDE ESISTENTE – Tra le priorità di mandato dell’Amministrazione comunale vi è l’incremento del verde urbano e la realizzazione di aree boscate per una città sempre più verde e resiliente. Gli obiettivi e le politiche mirano ala creazione di una rete verde che pervada la città dai parchi incastonati nel tessuto urbano alla campagna, dando continuità alle reti ecologiche, per riconnettere la città con la campagna e l’uomo con la natura. Quindi il verde come opportunità di sviluppo non solo ambientale ma anche e soprattutto economico e sociale per una città più resiliente, vivibile, bella e per contrastare le criticità dovute ai cambiamenti climatici.
Reggio Emilia dispone oggi di 9.800.000 metri quadrati di verde pubblico, di cui 4.600.000 a verde attrezzato e fruibile. In particolare il verde fruibile è rappresentato da 192 parchi e aree verdi di diversa tipologia, in grado di fornire ai cittadini diverse modalità di fruizione.
Nel più recente rapporto nazionale sull’Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia, Reggio Emilia è risultata quinta in Italia per la disponibilità di alberi per abitante, pari a 84,9 alberi ogni 100 cittadini, con una dotazione di 60,7 metri quadri di verde per abitante.
Il programma di mandato 2019-2024 e quindi il piano di forestazione comunale includono le azioni di piantumazione pubbliche e private, su aree pubbliche e private.
Con i soli interventi di forestazione urbana nei parchi pubblici, in circa tre anni, sono stati messi a dimora dal Comune, con il sostegno di imprese private e l’impegno di associazioni, circa 10.000 alberi.
A questi vanno aggiunte le 63.973 piante distribuite ai cittadini mediante iniziative pubbliche quali ad esempio la campagna Mettiamo radici per il futuro della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni e la Giornata dell’albero, poi messe a dimora e censite su base catastale nel territorio del comune di Reggio Emilia.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]