Presidente, cda e revisori dei conti costano oggi all’anno 176mila euro, nel 2022 erano 133mila euro. I consiglieri comunali Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli hanno presentato un emendamento alla delibera Fcr, con l’obiettivo di razionalizzare i costi amministrativi dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite (Fcr) e destinare le risorse risparmiate al welfare. L’emendamento prevedeva il ritorno dei compensi annuali degli organi amministrativi societari di Fcr ai valori del 2022, pari a 132.931,03 euro, rispetto agli attuali 176.701,79 euro per l’anno 2024. Questa misura comportava un risparmio annuale di 43.770,76 euro.
Tali risorse sarebbero state devolute interamente ai progetti e alla spesa socio-assistenziale del Comune di Reggio Emilia, con un impatto diretto sul miglioramento dei servizi destinati alle fasce più fragili della popolazione reggiana.
Il documento è stespinto con 8 voti favorevoli (Coalizione civica, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista civica Tarquini) e 19 contrari (Pd, M5S, Lista Marco Massari Sindaco). Hanno votato contro alla proposta i consiglieri: Ghidoni, Carbognani, Iori, Montanari, Boni, Pedrazzoli, Ferrari, Ganassi, Corradi, Macchi, Francesconi, Paderni, Castagnetti, Anceschi, Medici, Ruozzi, Bertucci, Martorana.
Retribuzione dei dirigenti aumentate ma contributo al comune in calo. Dal 2022 al 2024, i compensi degli organi amministrativi di Fcr hanno registrato un incremento significativo, nonostante i bilanci dell’azienda presentino obiettivi di crescita prudente e stabile nel medio-lungo termine. Infatti, si prevede una riduzione progressiva dei contributi di Fcr al welfare comunale nei prossimi tre anni, rendendo ancora più urgente un intervento per ottimizzare l’impiego delle risorse aziendali. Nel 2024 Fcr darà al Comune 8,8 milioni di euro, nel 2025 darà 8,6 milioni e nel 2026 saranno 8,4 milioni. Rispetto al 2023 saranno 600mila euro in meno.
Ruolo invariato, costi in aumento. Un’ulteriore motivazione alla base dell’emendamento riguarda le funzioni del presidente e del Consiglio di amministrazione di Fcr, rimaste invariate nel tempo, come indicato dallo Statuto aziendale. Tali funzioni non giustificano l’aumento dei compensi registrati negli ultimi anni. Il presidente, secondo l’Articolo 14 dello Statuto, è responsabile delle attività propulsive del Consiglio di Amministrazione e del collegamento con le amministrazioni pubbliche e altre realtà operative, senza un ampliamento delle competenze che possa motivare incrementi retributivi. In particolare il presidente Andrea Capelli (nella foto impegnato nella precedente campagna elettorale) , ex capogruppo Pd in consiglio comunale, percepisce oggi 7.163 euro al mese, mentre la sua predecessora Annalisa Rabitti, ex presidente Fcr e ora assessora in Comune in quota Pd, percepiva al mese 5.137 euro.
Un atto di responsabilità verso la collettività. La proposta mirava a riaffermare l’importanza di un uso oculato delle risorse pubbliche, in linea con l’impegno di Fcr a operare secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità.
I consiglieri De Lucia e Aguzzoli sottolineano che l’adeguamento dei compensi alla situazione pre-2022 rappresentava un atto di responsabilità verso i cittadini e il personale dell’azienda, in un momento in cui le priorità devono essere rivolte a garantire l’efficienza dei servizi e la sostenibilità economico-finanziaria dell’azienda stessa.
“Questi stipendi esagerati sono una scelta politica che l’attuale Pd ha difeso e rivendicato per mezzo delle parole della consigliera Luisa Carbognani, non c’è cambiamento rispetto alle logiche passate.”
Ossessionato dai soldi… degli altri!
Dategliene un po’ anche a lui, si accontenterà delle briciole che cadono dalla tavola!