Scrive in una nota Coalizione Civica a Reggio Emilia: “Si sono svolti gli stati generali degli adolescenti e dei giovani chiamati “Generazione Zeta, costruiamo il futuro!”. Leggendo il lungo elenco dei relatori, una cinquantina, di generazione zeta (1997-2012) c’è ne era davvero con il contagocce. Solo 1 tavolo di discussione (su 10) era gestito da giovani. Su oltre 170.000 abitanti a Reggio Emilia i giovani sotto ai 18 anni sono il 17,5% pari a 30.025. Nella nostra città abitano oltre 17.500 giovani tra i 15 e i 25 anni, un numero importante e ben consistente che deve essere tenuto in considerazione da parte di qualsiasi istituzione.
Considerazioni anagrafiche a parte, come Coalizione Civica da subito abbiamo posto per le politiche giovanili un cambio di paradigma molto semplice. Per prima cosa mettiamo i giovani al centro, ma per davvero e non per lo slogan, non facciamo queste mine Leopolde dal sapor vetero-istituzionale. Se i soldi pubblici dobbiamo spenderli per i ragazzi facciamo che sia davvero così. C’è lo dicono gli educatori della nostra città, due dei quali erano presenti al convegno e questi “stati generali dei giovani” per Coalizione Civica.
Nonostante le ripetute segnalazioni da parte di cittadini e realtà educative del territorio della necessità di presidi per i giovani sul territorio e di investimento da parte del comune nel bilancio rimane inesistente. Addirittura è possibile leggere un calo delle risorse, nel 2020 le risorse di spesa corrente del Comune di Reggio Emilia dedicate ai giovani (Obiettivo 6 – Giovani, Creatività e Università) erano di 1.847.343,52 €, nel bilancio 2021 scendono a 1.640.757,97 €, nel 2022 sono 1.680.944,82 €. Rispetto al 2020 le risorse di spesa corrente scendono di oltre 165.000 €.
Anche gli obiettivi sui giovani nel Documento Unico di Programmazione (DUP), ovvero la bibbia di cosa fa il Comune ogni anno, rimangono uguali, facendo solo un copia e incolla dall’anno precedente.
Se nella passata legislatura, anche grazie all’impegno e perseveranza del consigliere Dario De Lucia, veniva inaugurato il centro giovani di Via Cassoli mentre in questa legislatura si spaccia per politiche giovanili il contributo statale preso per “Scuole Sicure” di Salvini. Dentro e fuori Sala del Tricolore si è anche dovuto penare molto per reinserire l’educativa territoriale, il camper arancione che tutti hanno visto a Reggio Emilia che va in giro per la città nei luoghi frequentati dai giovani per parlare con loro. Pensiamo che questa attività di territorio sia sempre più necessaria per intercettare tutti quei giovani che difficilmente andranno al centro giovani e ancora di più difficilmente a iniziative alla mattina (in orario di scuola) a sentire gli amministratori”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]