In conseguenza del Dpcm del 3 novembre scorso, che ha disposto lo stop a “le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”, le mostre “True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi” e “Atlanti, ritratti e altre storie” (promosse dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con il Comune di Reggio e allestite nelle due sedi di Palazzo Magnani e Palazzo da Mosto) resteranno chiuse fino al 3 dicembre, giorno in cui terminano gli effetti del decreto.
Chi avesse già acquistato un biglietto online per visitare la mostra potrà utilizzarlo appena ce ne sarà di nuovo la possibilità e comunque fino al 10 gennaio, salvo proroghe che lo staff della Fondazione sta valutando insieme a collezionisti e prestatori.
È stata inoltre rimandata a data da destinarsi “Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli”, il progetto espositivo dedicato all’illustratrice che sarebbe stato inaugurato il 28 novembre ai Chiostri di San Pietro.
Nel frattempo, tuttavia, sono in fase di progettazione diverse iniziative che il pubblico potrà fruire a distanza per riempire il vuoto creato dalla chiusura dei luoghi della cultura: a breve, infatti, arriveranno talk, visite virtuali, interviste e incontri online con il curatore Walter Guadagnini, il direttore della Fondazione Davide Zanichelli e con molti dei giovani fotografi e dei maestri presenti nelle due collettive fotografiche, che saranno visibili online sul sito e attraverso i canali social della Fondazione Palazzo Magnani.
A partire dall’11 novembre, inoltre, ci sarà un modo alternativo, divertente e decisamente originale per godere delle opere della mostra “True Fictions”: tutti i mercoledì dalle 15 alle 17 (fino al 23 dicembre) sarà infatti attivo “Opere al telefono”, un progetto che – sulla scia delle fiabe che il celebre Gianni Rodari raccontava alla figlia lontana – darà la possibilità ai visitatori di entrare nell’opera chiacchierando liberamente con uno degli esperti della Fondazione, ai quali si potranno porre domande sulle tecniche utilizzate, sulla vita degli artisti, sui progetti da loro realizzati, parlando degli aneddoti legati alle immagini, delle idee che sottendono ogni progetto e su tutte le verità e le finzioni che queste particolari immagini nascondono.
Basterà sfogliare il catalogo presente sul sito di Palazzo Magnani, scegliere l’immagine che più incuriosisce e chiamare il numero 0522-444446: dall’altra parte una voce amica accompagnerà il visitatore virtuale in una realtà “altra”, quella appunto dell’opera selezionata. Una chiacchierata informale per restare in contatto nell’attesa che la fase più critica dell’emergenza Covid-19 si attenui e che sia possibile tornare ad ammirare di nuovo le opere dal vivo.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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