Un piano per il lavoro futuro al centro della relazione tra CGIL e Reggio Children, per riaffermare il valore della rappresentanza nelle relazioni industriali, anche in ambito culturale ed educativo. Questo il quadro di riferimento all’interno del quale è stato siglato il nuovo accordo aziendale triennale integrativo.
Un piano welfare, una valorizzazione della produzione annuale e un piano assunzioni, oltre alla conferma del buono pasto e dello strumento dello smart working: è quanto prevede l’accordo aziendale che riguarda i dipendenti di Reggio Children, la società nata per valorizzare e rafforzare l’esperienza delle scuole e dei nidi d’infanzia comunali di Reggio Emilia, conosciuta in Italia e nel mondo come Reggio Emilia Approach®.
L’accordo è stato firmato dalla direzione aziendale di Reggio Children, rappresentata dal presidente della Srl, Cristian Fabbi, dalla Filcams Cgil, con il segretario generale, Alessandro Gabbi e le Rsa aziendali Paola Gasparoli, Davide Guglielmi, Chiara Spaggiari.
L’integrativo prevede interventi di welfare aziendale per un contributo economico aggiuntivo del valore di 600 euro annuale per tutti i lavoratori, opportunità di spesa nell’acquisto di servizi legati alla cura della propria persona, e volti a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia. Il piano welfare diventa elemento complementare annuo ai buoni pasto (del valore di € 8,00) riconosciuti mensilmente sulla base delle ore lavorate.
Inoltre, per sostenere e incentivare la produttività aziendale, l’Azienda riconoscerà un premio di produzione a tutti i lavoratori, che sarà attivato al raggiungimento di un obiettivo di utile e il cui importo sarà proporzionale al raggiungimento di parametri concordati (numero visitatori al Centro Internazionale Malaguzzi, partecipanti a gruppi di studio, nuovi contratti di consulenza e mostre all’estero).
Confermato inoltre l’accordo sullo smart working – che Reggio Children aveva già introdotto nell’accordo aziendale del gennaio 2022 – strumento che favorisce una migliore conciliazione tra esigenze professionali e personali e fa risparmiare tempo negli spostamenti.
La società, infine, nell’ottica di migliorare le condizioni e l’organizzazione del lavoro ha previsto un piano delle assunzioni per l’anno 2024 – 2025 con l’inserimento di alcune figure professionali finora mancanti.
“Esprimiamo grande soddisfazione sapendo di aggiungere Reggio Children all’elenco di società che hanno un contratto di 2° livello – sottolinea Alessandro Gabbi, Segretario generale della Filcams Cgil provinciale – Un contratto che rafforza valori fondamentali come la conciliazione tempi vita-lavoro, rappresentanza dei lavoratori, benessere sul posto di lavoro, diritto ad un compenso equo e proporzionato, diritto alla non discriminazione al riconoscimento dei diritti civili, valore della formazione e accredito di competenze, diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti e diritto alla sicurezza sul posto di lavoro”.
“Punti che definiscono principi di rispetto e dignità, oggi non sempre riconosciuti – continua Gabbi – Inoltre, si prevede la premialità a fronte di un raggiungimento d’obiettivi per migliorare la qualità lavorativa dei dipendenti e la qualità dei servizi offerti da Reggio Children. Insomma, un contratto che fa fare un ulteriore passo avanti su diritti e qualità del lavoro di cui essere soddisfatti” conclude il segretario della Filcams.
“L’accordo raggiunto con la CGIL rappresenta un passo importante per le relazioni aziendali e per l’organizzazione – ha aggiunto Cristian Fabbi, Presidente di Reggio Children – . Da un lato si è sviluppato un progetto di lavoro che vuole valorizzare l’impegno e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori, e dall’altro si è riusciti a trovare una modalità che, senza penalizzare alcuno, ha permesso un intervento diretto sui salari più bassi. Si tratta delle situazioni più colpite dall’andamento dell’economia generale, sulle quali la trattativa ha posto grande attenzione.
Il presente piano continua a valorizzare lo smart working come nuova identità di lavoro creativo. L’introduzione del welfare aziendale, scelta in maniera condivisa, offre opportunità ulteriori per un miglioramento delle forme di conciliazione o per calmierare, ad esempio, i costi relativi al tragitto casa-lavoro. Questo accordo si colloca all’interno di una relazione costruita, insieme ai sindacati, in questi anni attorno all’idea del professor Malaguzzi del concetto di interdipendenza del benessere e dei diritti (una Carta per tre Diritti). Un accordo che si applica, e porta benefici, a tutti i lavoratori e le lavoratrici, nessuno escluso. Per questo sento il dovere di ringraziare le Rsa aziendali e il segretario Filcams”.
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