Reggio Children compie 30 anni, la città celebra la lunga avventura

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Per celebrare questo compleanno si svolgeranno nell’arco del 2024 varie iniziative e incontri, il primo dei quali sarà mercoledì 13 marzo, alle ore 17.30 in Sala del Tricolore, quando il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, incontrerà i protagonisti di questa lunga avventura.

L’atto costitutivo della srl “Reggio Children Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità di tutti i bambini” viene firmato in Sala del Tricolore l’11 marzo 1994. Da quel giorno sono passati esattamente 30 anni e Reggio Emilia è divenuta meta di oltre 60 mila educatori provenienti da tutto il mondo, per partecipare ai gruppi di studio.


Quando Reggio Children nasce ufficialmente, Loris Malaguzzi, l’ispiratore, è morto improvvisamente da due mesi, lasciando un grande vuoto. Momenti che ricorda Sandra Piccinini, a quell’epoca assessore alla scuola, nel catalogo della mostra storica “Una città tanti bambini. Memorie di una storia presente”: “Da tempo Malaguzzi cercava qualcosa che andasse oltre l’esperienza educativa dei nidi e delle scuole dell’infanzia – dice – il suo sguardo era teso verso nuovi orizzonti, sentiva che non era più possibile gestire “in casa” un’esperienza che andava via via crescendo a livello internazionale”.

Ricorda anche Eletta Bertani, prima presidente di Reggio Children (dal 1994 al 2000): “Nel febbraio 1993, raccogliendo una proposta che da tempo Loris Malaguzzi aveva avanzato, un gruppo di cittadini lanciò un appello alla città, su cui si raccolsero numerose e qualificate adesioni, per la istituzione di un Centro Internazionale per il sostegno e la valorizzazione dell’esperienza educativa reggiana, costituendosi così in comitato sostenitore di Reggio Children”.


Alcuni volantini sono ancora conservati negli archivi: con il loro linguaggio semplice e diretto, invitano ad aderire a Reggio Children “per rafforzare i valori dell’educazione e della famiglia… per aiutare l’esperienza dei nidi e delle scuole d’infanzia”.

La discussione si sposta in consiglio comunale, dove la proposta dei cittadini viene approvata e la Giunta si impegna a realizzare concretamente il progetto. Viene avviata una campagna di azionariato popolare per la futura società di Reggio Children. Della nuova società fanno parte, infatti, oltre al Comune, altre istituzioni e molti cittadini, che con banchetti predisposti in città vengono invitati a contribuire con 50 mila lire. Ne deriva un’alleanza consolidata tra Comune e cittadini, associazioni, enti e aziende: un esperimento innovativo di sostegno e valorizzazione delle risorse educative e culturali, sviluppate nei nidi e nelle scuole comunali dell’infanzia e delle consolidate e future relazioni internazionali. Gli scambi, infatti, fioriscono anche grazie alla mostra I cento linguaggi dei bambini, che fin dal 1981 era diventata valida ambasciatrice della filosofia sviluppata nei nidi e nelle scuole di Reggio Emilia.
Negli anni la società passa da una piccolissima sede in via Guido da Castello a una più grande in piazza della Vittoria, fino al Centro Internazionale Loris Malaguzzi: dopo Eletta Bertani si susseguono le presidenze di Giordana Rabitti (2000 – 2007), Carla Rinaldi (2007 – 2016), Claudia Giudici (2016 – 2022) e Cristian Fabbi.

Reggio Children, oggi, è una società che ha saputo riprendersi dal periodo nero del Covid e che ogni anno porta circa 4000 educatori italiani e stranieri in città, organizza percorsi di formazione in Italia e all’estero, cura mostre, prodotti editoriali, atelier, ricerca e svolge attività di consulenza. Assieme al “Sistema del Reggio Emilia Approach”, di cui fanno parte anche Istituzione scuole e nidi d’Infanzia e Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, porta avanti nel mondo, con la collaborazione del Network internazionale di 32 Paesi con cui ci sono rapporti istituzionalizzati, un’idea di bambino con forti potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti che apprende attraverso i cento linguaggi appartenenti a tutti gli esseri umani e che cresce nella relazione con gli altri. E se, come diceva un bambino “il futuro è una bella giornata”, quello di Reggio Children è di continuare ad offrire opportunità di scambio e confronto di esperienze in campo educativo, sempre al fianco di nidi e scuole dell’infanzia, confermando quella vocazione che ha fatto di Reggio Emilia “non un posto qualunque”.