Terminate le ampie e complesse operazioni preliminari sui terreni destinati ad ospitarla, proseguono in maniera serrata i lavori di realizzazione dell’Arena eventi al Campovolo di Reggio Emilia, il più grande impianto in Europa a minimo impatto e all’aperto, per concerti e spettacoli dal vivo: un progetto pubblico-privato con l’obiettivo di fare della città emiliana un punto di riferimento e un polo di attrazione nazionale e internazionale nel settore.
La nuova Arena infatti è interamente realizzata con risorse private e un contributo dell’Unione europea per il miglioramento dell’attrattività turistica del territorio, senza alcun intervento economico da parte del Comune.
Il punto sull’avanzamento dei lavori è previsto stasera alla Commissione consigliare Uso e assetto del territorio da parte dell’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio Alex Pratissoli, del progettista Lauro Sacchetti e dei promotori Andrea Cattini di Coopservice e Paolo Rovatti di Società Aeroporto.
A seguito dell’approvazione del progetto esecutivo avvenuta nel mese di marzo da parte di Enac, sono state completate: le verifiche belliche preliminari; la caratterizzazione dei terreni per il loro riutilizzo in loco; la demolizione e smaltimento, o eventuale recupero, del materiale presente nell’area non operativa dell’aeroporto reggiano; la chiusura degli accessi e la verifica della funzionalità della recinzione esterna; la realizzazione della compartimentazione per delimitare e proteggere l’accesso degli utenti all’area operativa dell’aeroporto; gli scavi per l’indagine archeologica dell’area concordati con la Soprintendenza, con sondaggi a due metri di profondità sia nella zona in cui è previsto backstage, sia nell’area accoglienza.
Il cronoprogramma dei lavori – a partire dalla prossima settimana e per i mesi di luglio e agosto – prevede:
– per quanto concerne il sedime dell’Arena: l’accantieramento e l’allestimento delle opere provvisionali, la verifica dei sottoservizi esistenti e degli impianti elettrici, la sistemazione generale con la demolizione delle pavimentazioni esistenti e incongrue, la creazione della collina artificiale in terreno riportato;
– per il lotto relativo invece all’area di accoglienza è prevista anche in questo caso la demolizione delle pavimentazioni e la creazione di un nuovo piano quotato, mediante la movimentazione del terreno e l’avvio delle opere fognarie e di drenaggio;
– contemporaneamente verrà realizzata la nuova strada di accesso all’area aeroportuale da viale dell’Aeronautica e la ricollocazione nell’area operativa della scuola paracadutisti.
L’Arena, la cui inaugurazione è prevista per l’estate del prossimo anno, si caratterizza per la sua sostenibilità attraverso il riuso dell’area non operativa del Campovolo, a nord della pista di atterraggio, riqualificandola con nuove funzioni di interesse pubblico, senza consumo di suolo, e valorizzando al contempo i parchi limitrofi. I lavori consentiranno infatti di restituire alla comunità un’area demaniale fino a oggi interclusa alla cittadinanza e solo parzialmente utilizzata durante l’anno per feste ed eventi. L’Arena ne amplia in maniera significativa l’utilizzo pubblico, offrendo agli organizzatori di eventi uno spazio permanentemente attrezzato capace di soddisfare tutte le esigenze di natura logistica, tecnologica e di sicurezza, riducendo i tempi di allestimento con benefici sulla gestione e l’attrattività della location, nonché l’impatto sul territorio rispetto ad altre strutture temporanee.
Il progetto dell’Arena si colloca al margine nord dell’area aeroportuale, dentro alla zona non operativa, mentre i parchi attualmente esistenti sono collocati a sud e ad est della pista aeroportuale e sia gli strumenti urbanistici, sia gli investimenti fatti negli anni che hanno portato a piantumare oltre 9.000 alberi, ne hanno confermato l’uso a bosco urbano.
L’intervento preserva e valorizza questo ambito attraverso la piantumazione di oltre 1.700 nuove essenze arboree, la realizzazione di una nuova pista ciclabile ad anello di oltre 5 chilometri, che ricongiunge il parco urbano Berlinguer, il parco del Rodano e corre sul limite settentrionale dell’Arena per ricollegarsi a via dell’Aeronautica, nonché ulteriori investimenti da parte di Società Aeroporto per rendere questi parchi più sicuri e vivibili.
L’intervento è stato anticipato da una Valutazione di Impatto Ambientale volontaria, non richiesta dalla legge, ma utile per risolvere, fin dalla fase progettuale, i principali impatti sul territorio a tutela, in particolar modo, dei quartieri limitrofi, secondo precisi criteri di sostenibilità verificati dagli enti competenti in materia ambientale e di sicurezza, in sede di Conferenza dei servizi.
Dal punto di vista acustico, l’orientamento del palco verso nord anziché verso il quartiere di Santa Croce, la conformazione parzialmente interrata dell’Arena e l’adozione di moderne tecniche di amplificazione, garantisce la minimizzazione fino al completo annullamento dell’impatto durante le prove e gli eventi.
Per quanto attiene la mobilità, l’utilizzo da parte di Società Aeroporto dell’area operativa a parcheggio temporaneo, garantisce la totale autonomia dell’Arena rispetto alle zone circostanti per tutti gli eventi inferiori alle 30mila persone. Inoltre, al fine di garantire una accessibilità migliore all’area, in particolare per quanto riguarda i mezzi di emergenza e soccorso, nonché l’uscita del parcheggio nell’area operativa, è previsto il potenziamento del ponte di Villa Curta. Sono state inoltre individuate le viabilità di accesso e uscita e i parcheggi a servizio dell’area, favorendo soluzioni che incentivino la mobilità sostenibile e collettiva attraverso bus turistici, navette di collegamento con la città e i parcheggi scambiatori, la prenotazione congiunta di biglietti e parcheggi, sconti per l’utilizzo del car pooling.
Le emissioni di CO2 relative a ciascun evento saranno ridotte e completamente compensate, al fine di garantire un bilancio emissivo pari a zero, attraverso l’adozione di adeguate soluzioni sulla mobilità attratta ed i rifiuti prodotti, nonché la piantumazione di ulteriori alberi nei parchi circostanti l’Arena.
Verrà inoltre migliorata la permeabilità del suolo dell’area: non solo infatti non verrà consumato nuovo suolo, ma si prevede la desigillazione di oltre 20mila metri quadrati di superficie. Infine il progetto prevede la totale assenza di barriere architettoniche.
Il progetto dell’Arena si pone in maniera coerente con gli altri poli dell’Area Nord, quale generatore di una nuova economia della conoscenza, nell’ambito sia della produzione e del lavoro, sia della ricerca nel campo della musica, dell’ingegneria del suono, dell’industria culturale e creativa, della gestione tecnica logistica e comunicativa di grandi eventi, generando la nascita di nuove imprese dedicate e la crescita di quelle esistenti, anche attraverso partnership di ricerca e innovazione con l’Università.
Eventi di grande richiamo come quelli previsti nell’Arena – con una capienza da 10mila a 100mila spettatori – sono inoltre in grado di portare in città migliaia di persone (la stima è di 320mila persone tra aprile e ottobre) che si appoggeranno alle strutture turistiche locali e potranno fare della visita a Reggio anche un’occasione per conoscere il territorio e i suoi prodotti.
L’Arena come generatore di turismo, sapere e lavoro ambisce pertanto a contribuire allo sviluppo economico territoriale, con investimenti nei settori del terziario avanzato e nel sistema produttivo culturale e creativo locale.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]