Scrive il coordinatore provinciale di +Europa a Reggio Emilia, Gian Pietro Campani: “Non appena avverto il calore della cottura a fuoco lento, mi ritraggo e cerco di mettermi in sicurezza. Osservando i fatti politici salienti che avvengono a livello nazionale e dopo le primarie del PD perse da Bonaccini, ho avuto modo di vedere la nomina del vero segretario politico del PD: Maurizio Landini.
Il momento politico più alto, propedeutico alla sua nomina, si è avuto con il riconoscimento della destra (democratica) di Giorgia Meloni, prescindendo da una fronda interna, decretando la stroncatura del vero avversario interno: Bonaccini con il suo partito dei sindaci.
Io penso che la sinistra vera si misurerà sulle diverse visioni in materia di nuovi diritti sociali da troppo tempo mortificati. Ciò osservato, ascolto gli interventi del segretario di +Europa, il quale con incredibile veemenza aggredisce la destra (fascista) della Meloni, rea di calpestare alcuni diritti civili, avuti in eredità, quale subappalto, da Enrico Letta. Oltre gli alcuni diritti civili violati, sento sbraitare contro la Meloni quel sentimento antifascista uscito minoritario dal vero congresso PD espresso dalle note sottotono di “Bella Ciao”.
Magi porta +Europa a sinistra del PD? Cosa non ho capito dall’ultimo recente congresso di +Europa? E a Reggio Emilia dovremmo lavorare per portare nel programma elettorale delle prossime amministrative il riconoscimento dell’associazione per l’affermazione del “cappelletto antifascista”?
Unitamente all’apertura nel centro storico di Reggio di almeno una tigelleria che usi farine ottenute dalla macinazione di grilli, cavallette, mosche? A dire il vero io avrei altre idee e una collocazione politica diversa, non certo alla sinistra del Pd.
Avendo seguito con attenzione le conclusioni congressuali mi pareva che la mia visione politica ne fosse uscita vincitrice”.
Grazie al cielo c’è libertà di adesione ai partiti. Se Campani non ha capito che Magi è il segretario di +Europa e preferisce la “democratica” Meloni e Bonaccini a ciò che è scritto nella storia politica del partito di cui si dichiara “coordinatore provinciale “ (ruolo inesistente) non ha che da scegliere dove sentirsi a suo agio, se vuole posso aiutarlo.
Libertà è la parola chiave, libertà di poter esprimere una opinione e il nobile compito del Segretario Nazionale, unitario, è di trovare la sintesi politica per poterla rappresentare.