Reggio, campagna contro l’uso improprio dei parcheggi riservati a persone con disabilità

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“Questo è il mio posto, non rubarlo”. E’ questa la dicitura che nei prossimi giorni comparirà accanto ai posteggi riservati ai disabili presenti in città per sensibilizzare le persone sul corretto utilizzo degli stalli auto destinati ai diversamente abili. Spesso, infatti, la fretta, la noncuranza o la tentazione di prendere scorciatoie, portano persone che non ne hanno diritto a occupare posti auto riservati a chi ne ha davvero bisogno, perché essenziali per raggiungere in modo più agevole i luoghi in cui recarsi. La campagna, realizzata nell’ambito del progetto comunale Reggio Emilia Città senza barriere, vuole promuovere il rispetto dei diritti di tutti, soprattutto dei più fragili, e quindi una città più inclusiva e solidale a partire dalle azioni più quotidiane.

L’affissione dei pannelli avverrà in luoghi ‘sensibili’, ovvero in prossimità di quegli stalli solitamente più soggetti a questo problema, come i parcheggi del centro storico e quelli posti in prossimità di scuole, centri commerciali e dell’ospedale. Obiettivo è far sì che la presenza di tali pannelli possa esercitare un’ulteriore azione dissuasiva nei confronti di chi occupa questi posti auto senza averne diritto.

“Questa è una campagna di civiltà, una campagna progresso perché spesso i parcheggi sono usati da persone che usano il tagliando disabili per occupare indebitamente un posto solo per essere più comodi. Ma il posteggio è molto più di uno spazio, è un diritto che in questo modo viene rubato. Per cui vogliamo provare a educare le persone a comportarsi meglio – ha detto stamane alla stampa Annalisa Rabitti, assessore alla Cultura e alle pari opportunità e con delega al progetto Città senza barriere – Ci auguriamo che questa campagna inneschi un ‘tam-tam’ e si diffonda il più possibile per smuovere le coscienze e aiutarci ad essere sempre più una città senza barriere. Un ringraziamento a chi ha deciso di farsi fotografare per questo progetto e metterci la faccia per sostenere la campagna”.

“Sono molto contenta di questa campagna che solleva un tema etico importante oltre che pratico, soprattutto nel delicato equilibrio dei posti auto in centro storico – ha proseguito l’assessore alla Mobilità Carlotta Bonvicini – Ringrazio la collega Rabitti per la sensibilità e per la qualità stessa dei manifesti e della comunicazione del messaggio e per la volontà di lavorare sul tema dei comportamenti”.

“Il tema dell’uso improprio dei parcheggi riservati ai disabili non è tanto di rispetto delle regole ma di rispetto delle persone – ha aggiunto il Comandante della Polizia locale Stefano Poma – Non a caso il nuovo codice della strada ha raddoppiato sia le sanzioni che il decurtamento dei punti sulla patente. Da inizio anno a riguardo abbiamo già dato oltre 300 sanzioni, circa 100 delle quali con il nuovo regime sanzionatorio”.

Alla presentazione dell’iniziativa ha partecipato anche Jessica Ferreri, direttrice della scuola internazionale di Comics, i cui studenti hanno proposto idee e soluzioni efficaci per realizzare la campagna. Nel progetto sono stati coinvolte anche persone con disabilità e i loro famigliari che hanno scelto di diventare testimonial della campagna attraverso gli scatti realizzati dal fotografo Giacomo Bruno e di raccontare le loro esperienze dirette sul tema. Le interviste realizzate sono consultabili sul sito di Reggio Emilia Città senza barriere.

Il progetto è stato realizzato dal Comune di Reggio Emilia e Farmacie comunali riunite in collaborazione con Scuola internazionale di Comics di Reggio Emilia, Polizia locale e Strade, nuovo ambito socio-occupazionale a favore delle persone adulte con disabilità del Distretto di Reggio Emilia.



C'è 1 Commento

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  1. Rambert

    il più delle volte non sono “fretta, noncuranza o tentazione di prendere scorciatoie” che fanno occupare posti per disabili a chi non ne ha il diritto. Il più delle volte è la furbizia di chi il diritto se lo “procura” perchè ha una vecchia zia noventenne (che accompagna una volta l’anno) e un permesso regolarmente concesso, ma che viene usato in maniera impropria. Difficile accertarlo


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