Il Bilancio di previsione 2019 del Comune di Reggio Emilia deve fare i conti con il dato negativo, non dipendente dall’azione dell’Amministrazione ma da scelte di politica economica e finanziaria nazionali, di 4 milioni di euro di minori entrate per mancati trasferimenti statali. Un taglio pesante, che si compone delle seguenti voci: 2.490.000 euro di minori trasferimenti per il reintegro del Fondo di solidarietà; 900.000 euro di minori trasferimenti per il Fondo di solidarietà comunale e l’azzeramento (erano 600.000 euro) dei trasferimenti ministeriali per le persone rifugiate.
Nonostante questo, la manovra 2019 mantiene il budget iniziale del 2018, con una spesa corrente al netto delle uscite finalizzate pari a 157.151.548 euro (nel 2018 è stata pari a 157.014.168 euro).
A questa consistente lacuna, l’Amministrazione sopperirà non con tagli propri su altre voci né con un aumento della pressione tributaria, ma con azioni virtuose e di redistribuzione della ricchezza, quali la riduzione delle rate da pagare sul debito con conseguente liberazione di risorse, il contrasto all’evasione fiscale che consente di recuperare entrate e agevolazioni in materia di Tari per le famiglie meno abbienti o in difficoltà economica, in base alle fasce Isee.
Il volume dei nuovi investimenti nel periodo 2019-2021 è previsto in 94,9 milioni di euro, di cui 63,8 nel solo 2019.
La manovra è stata presentata dal sindaco Luca Vecchi e dall’assessore a Bilancio, Società partecipate e Sviluppo economico Daniele Marchi, insieme con i dirigenti dei servizi Finanziario, Monica Prandi e Marcello Marconi, e Programmazione e controllo, Lorenza Benedetti.
“Consegniamo alla città, dopo quasi cinque anni di mandato, un Bilancio in equilibrio, con conti in ordine e razionalizzazioni concrete – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Un discorso che vale anche per le nostre 20 società partecipate, che costituiscono la holding comunale, con circa 3.000 dipendenti in tutto e una di esse quotata in borsa. Un Bilancio 2019, nel quale diminuiamo rette e tariffe, mantenendo il resto della tassazione invariato, cioè il più basso in regione. E’ l’esito di un percorso impegnativo, di un’impostazione consolidata in questi anni, che ha portato esiti virtuosi.
“Abbiamo per il 2019 un pacchetto di aiuti a famiglie e persone con fragilità, con agevolazioni tributarie, il Bonus Tari, per i nuclei con Isee bassa; con riduzioni delle tariffe per gli anziani e delle rette per le famiglie con bambini. Tutt’altro che scontato, visto la riduzione dei trasferimenti e considerato che il governo taglia sugli enti locali e, nel contempo, dà ai Comuni la possibilità di aumentare tributi, rette e tariffe: noi questo tipo di manovra non lo vogliamo fare e non lo abbiamo fatto.
“Nello stesso tempo – ha aggiunto il sindaco – diamo risposta ai bisogni infrastrutturali della città su bretella di Rivalta e tangenziale di Fogliano, mentre Anas ha avviato le procedure di esproprio per il completamento della tangenziale Nord. Mi auguro che ora il governo non blocchi la Sassuolo-Campogalliano, fondamentale anche per il sistema viabilistico reggiano. Proseguono cantieri importanti, a loro volta dovuti ad anni di studio e progettazione, grazie anche ai finanziamenti, su Ducato Estense e Bando Periferie, ottenuti da Reggio Emilia e resi disponibili da azioni strategiche dei governi precedenti. Poi abbiamo la sede della Polizia locale in viale IV Novembre con il cofinanziamento approvato ieri dalla Regione che ha riconosciuto la qualità del nostro progetto; gli investimenti sulla cultura e tra questi aggiungo quello della Fondazione i Teatri per la riqualificazione e riapertura della Sala Verdi, per la scuola, lo sport e le manutenzioni straordinarie stradali, senza tralasciare l’ampliamento del parcheggio della stazione Mediopadana”.
Sulle azioni di Iren, ha concluso il sindaco, “abbiamo in programma alienazioni per un valore di 6 milioni di euro, per finanziare opere e azioni strategiche: risorse che restano e implementano il patrimonio pubblico e la qualità di vita nella nostra città”.
L’assessore Daniele Marchi, che ha illustrato punto per punto il Bilancio 2019, ha sottolineato fra l’altro “l’ottenimento di risorse Ue per oltre 15 milioni grazie alla capacità della nostra Progettazione europea, con Fondazione E35”, i risultati “molto positivi che sono emersi dalla lotta all’evasione” e la tenuta del budget, “che abbiamo voluto invariato rispetto a quello iniziale del 2018: questo aspetto è da leggere come un caposaldo del Bilancio, siamo partiti da qui, con l’intendo di non ridurre i servizi nonostante i tagli del governo centrale e con la volontà di attivare alcune agevolazioni utili per chi è in condizioni di fragilità”.
Nessuna nuova tassazione è prevista per il 2019, nonostante nella proposta di Legge di Bilancio non sia stato riproposto blocco delle aliquote.
Si va confermando perciò un quadro della tassazione complessiva che risulta a Reggio Emilia il più basso tra i capoluoghi della regione, sia rispetto alla tassazione pro capite (entrate tributarie in proporzione ai residenti), sia rispetto alla tassazione dei redditi pro capite (addizionale Irpef), sia rispetto alla tassazione degli immobili pro capite (Imu, Tasi, Tari) – Vedere i valori comparati nella diapo allegata relativi ai Consuntivi 2017
Il 2019 sarà un anno di rafforzamento della lotta all’evasione e del recupero delle Entrate, mantenendo il trend in aumento che si è consolidato nel corso del 2018.
In deciso aumento l’attività complessiva di recupero dell’evasione sui tributi comunali con accertamenti (avvisi di accertamento emessi e/o notificati per imposta, sanzioni e interessi) che passa da 6,8 milioni del consuntivo 2017 a 11,1 milioni del 2018 (dati di monitoraggio a fine ottobre). In dettaglio l’Imu passa da 3 milioni di fine 2017 a 4.2 milioni di euro, la Tari da 3,8 milioni di euro del 2017 a 6,6 milioni tra omesso versamento e infedele omessa dichiarazione; infine l’Icp-Imposta comunale sulla pubblicità con oltre 300.000 euro di accertamenti notificati per omesso versamento od omessa dichiarazione.
A migliorare non è solo l’attività di accertamento dell’evasione, ma anche i dati delle riscossioni su questi recuperi. Ad esempio nel 2018 sull’evasione Tari si è verificato un aumento del riscosso pari al 396%, mentre sulle riscossioni da azioni di recupero coattivo su entrate comunali, l’aumento è stato del 73%. Infine le riscossioni da segnalazioni all’Agenzia delle Entrate sull’evasione erariale hanno raggiunto il volume di 447.000 euro.
La manovra di Bilancio 2019 prevede il ricorso a fonti quali sponsorizzazioni e Bandi di finanziamento europei, regionali o statali per circa 11 milioni di euro, per sostenere e promuovere i progetti e le azioni del Comune. Da notare che dal 2015 a oggi il trend di risorse ‘intercettate’ attraverso questi canali è stato in forte aumento.
Un’importante fonte di finanziamento è il ricorso ai Finanziamenti comunitari a cui si accede attraverso Bandi di progettazione.
Negli ultimi tre anni, il valore di finanziamenti ottenuto e gestito da Comune e Fondazione E35 è stato di 15,1 milioni di euro.
Di questi:
– 6,9 milioni di euro per attrazione e sviluppo del territorio;
– 2 milioni per progetti di welfare e integrazione sociale;
– 1,9 milioni per progetti di sviluppo delle relazioni internazionali, con ricadute sul territorio;
– 4,3 milioni per mobilità giovanile e giovani.
Viene introdotta una serie di misure che agevolino le fasce più deboli sia rispetto all’accesso ai servizi, sia nell’ambito dei tributi.
Si prevede la rimodulazione della partecipazione delle famiglie alle rette per la frequenza al nido d’infanzia, grazie alle risorse pervenute ai Comuni con il Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione (decreto legislativo 65 del 2017).
Lo sconto ha una incidenza sul costo per le famiglie del nido che va dal 28,37% della fascia di contribuzione passata da 141 a 101 euro al mese all’8% della fascia di contribuzione passata da 500 a 460 euro al mese.
Su 1.143 bambini iscritti nei nidi comunali e convenzionati a tempo pieno, sono 661 le famiglie che hanno potuto risparmiare 400 euro, sono 262 le famiglie che hanno potuto risparmiare 200 euro.
Su 130 famiglie iscritte nei nidi comunali a part time, sono 73 le famiglie che hanno potuto risparmiare 300 euro, sono31 le famiglie che hanno potuto risparmiare 150 euro.
Sono quindi complessivamente 1.027, su 1.273, le famiglie interessate dall’operazione di diminuzione delle rette su 1276, cioè l’80,48% delle famiglie frequentanti il nido.
Di queste il 64,36% ha fruito di uno sconto di 400 euro annui. Il 7,10% ha fruito di uno sconto di 300 euro annui, il 25,51% ha fruito di uno sconto di 200 euro annui, il 3,01% ha fruito di uno sconto di 150 euro annui.
Inoltre, è programmata la riduzione per un totale di 100.000 euro di alcune tariffe rientranti nei Servizi territoriali per anziani, ad esempio l’accoglienza nei Centri diurni (riduzione di circa 1,5 euro a giornata rispetto alle tariffe 2018) e l’Assistenza domiciliare (diminuzione di 2 euro l’ora rispetto alle tariffe 2018. Sono inoltre attivi, da fine 2018, nuovi servizi per disabili adulti collegati alla legge 112 del 22 giugno 2016.
Sono previste agevolazioni sulla Tari per famiglie con Isee inferiore ai 10.000 euro, attraverso la costituzione di un Fondo comunale specifico con un valore iniziale di 150.000 euro. Le agevolazioni riguardano la riduzione percentuale della quota fissa del tributo per i nuclei famigliari in difficoltà o in condizioni economiche disagiate, con basso Isee: 40% per Isee pari o inferiore a 6.000 euro, 30% per Isee oltre 6.000 euro e fino a 8.107 euro, 20% con Isee oltre 8.107 euro e fino a 10.000 euro, da ridurre proporzionalmente se le richieste di agevolazioni superano i 150.000 euro.
Questo costo viene finanziato con risorse derivanti dalla fiscalità generale del Comune, e non con un aumento della TAari sulle altre fasce di reddito.
Sempre in tema di Tari, è prevista la riduzione sulla quota variabile per coloro che produrranno meno rifiuti indifferenziati: questo si tradurrà in uno sgravio ulteriore per coloro che produrranno meno indifferenziata.
Una costante dal 2006 è la riduzione dell’indebitamento del Comune. Per il 2019, si prevede una riduzione della rata annua da pagare di 2.311.000 euro, con un calo da 13.176.000 euro del 2018 a 10.865.000 euro nel prossimo anno a conferma della forte riduzione dell’indebitamento, con un debito pro capite a fine 2018 di soli 348 euro (59,8 milioni complessivi) rispetto ai 1.150 euro pro-capite del 2005 (181 milioni complessivi).
Come detto, la manovra 2019 prevede la salvaguardia del budget (157.151.548 euro) per le politiche pubbliche per la città.
In particolare, rispetto agli Indirizzi, sono previsti in salvaguardia, cioè con valori analoghi rispetto al 2018:
– 3.537.237 euro per il progetto di Sviluppo economico che comprende la città internazionale, dell’innovazione, della ricerca e della creatività;
– 47.700.521 euro per il progetto di comunità, che comprende la città solidale, della cultura, dello sport, dell’educazione, della salute e del benessere, dell’intercultura;
– 56.200.412 euro per il progetto di territorio, per la città sostenibile e di qualità (mobilità, ambiente, rigenerazione urbana, cura della città pubblica);
– 1.571.887 euro per il progetto di cittadinanza, cioè la città partecipata, sicura e intelligente;
– 62.342.224 euro per il progetto ci innovazione in comune: valorizzazione delle risorse, società partecipate, legalità, tecnologie per l’innovazione, macchina comunale.
In particolare per le società partecipate, il Bilancio 2019 rende disponibili:
– 20 milioni di euro quale trasferimento all’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia;
– 1.790.000 euro quale trasferimento a Farmacie comunali riunite (Fcr) in base alla Convenzione per lo svolgimento dei servizi socio-educativi e assistenziali. In sostanza si ha circa un milione di euro in meno, rispetto al 2018, che viene recuperato da Fcr attraverso i proventi della vendita dell’immobile di Villa le Mimose al Comune;
– 453.950 euro per Asp Reggio Emilia città delle persone;
– 1.755.250 euro quale partecipazione alla Fondazione i Teatri;
– 133.216 euro quale partecipazione alla Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto;
– 1.600.500 euro quale partecipazione alla Fondazione per lo Sport;
– 136.500 euro in partecipazione a Fondazione Mondoinsieme;
– 165.600 euro in partecipazione a Fondazione E35;
– 477.073 euro quale partecipazione in Fondazione Palazzo Magnani.
Il volume dei nuovi investimenti nel periodo 2019-2021 è previsto in 94,9 milioni di euro, di cui 63,8 nel solo 2019.
Di questi:
– 23 milioni di euro sono ottenuti con risorse proprie, fra cui: concessioni edilizie, oneri di urbanizzazione e monetizzazioni per circa 3,3 milioni di euro e 6 milioni dalla vendita di azioni Iren, fra quelle cedibili, cioè non bloccate dal Patto di sindacato;
– 41,5 milioni di contributi regionali, statali o altro;
– 30,4 milioni di euro da indebitamento.
I principali nuovi investimenti 2019-2021 sono:
– 6.548.941 euro per la nuova sede della Polizia locale in viale IV Novembre (di cui 1,5 milioni erogati dalla Regione Emilia-Romagna);
– 2 milioni di euro per la nuova Casa della salute-Polo sociale alla Polveriera (annualità 2020);
– 2 milioni di euro per il nuovo Campo d’atletica (annualità 2020);
– 4,5 milioni di euro per l’acquisizione di Villa le Mimose;
– 1.750.000 euro in totale per consolidamento sismico della chiesa di San Giorgio (in due stralci);
– 2,1 milioni di euro per il potenziamento della rete ciclabile, progetto Connessioni sostenibili;
– 100.000 euro per la costituzione del Comitato Reggio città universitaria.
Vengono confermate per il 2019 opere rilevanti già previste quali la riqualificazione di via Gramsci quale collegamento fra il centro storico e la stazione Av Mediopadana (2,1 milioni di euro); opere di manutenzione straordinaria di Infrastrutture quali strade, rete ciclabile, segnaletica e ponti per 1 milione di euro nel 2019, a cui si aggiunge un altro milione di euro nel 2020 ed un ulteriore milione nel 2021 per un totale di 3 milioni di euro.
Raggruppando progetti e risorse del Piano triennale delle opere pubbliche emerge che per la Cura della città sono programmati nel 2019-2021 investimenti per 72,1 milioni di euro, di cui:
– 20,2 milioni di euro per la cura degli edifici;
– 20,3 milioni per la riqualificazione urbana;
– 31,6 milioni di euro per le infrastrutture e il verde.
Fanno parte di questo gruppo gli investimenti per lavori pubblici, manutenzioni straordinarie, Ducato Estense (Palazzo, Parco e Giardino segreto della Reggia di Rivalta, Mauriziano, Passeggiata Settecentesca – via Ariosto e viale Umberto I) e Bando Aree urbane e periferie (Santa Croce-Reggiane).
E’ confermato inoltre l’investimento di circa 3 milioni di euro per il raccordo stradale via Repubblica-via Bedeschi a Rivalta (cosiddetta bretella di Rivalta), oltre ad altri 3 milioni per il tratto da Canali a via del Burrachione e la Tangenziale di Fogliano per 5 milioni, entrambi realizzati dalla Provincia con finanziamento del Comune.
Nel triennio 2019-2021 vengono destinati all’edilizia scolastica 5,12 milioni di euro, di cui:
– 1,85 milioni di euro per il miglioramento antisismico (nidi Panda, Bellelli, Allende e complesso scolastico di via Kennedy);
– 2,45 milioni di euro per opere di manutenzione straordinaria di vario tipo negli edifici scolastici di competenza comunale;
– 820.000 euro per le ristrutturazioni della scuola statale di Marmirolo e per qulla ci Da’ Bianca (secondo e terzo stralcio).
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]