Il responsabile provinciale di Gioventù studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, la scuola di comunità che fa riferimento a Comunione e Liberazione, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne . Andrea Davoli, 52 anni, che era anche (è già stato sospeso) insegnante di religione al liceo Canossa di Reggio Emilia, è difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti: “Al momento posso solo dire che qualche settimana fa per conto del mio cliente ho presentato alla Procura di Rimini e a quella di Reggio Emilia, secondo le prescrizioni di legge, un’istanza per conoscere se a suo carico vi fossero delle indagini pendenti perché aleggiava questa ipotesi. Poi è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare”, ha detto il legale.
Secondo gli inquirenti, mentre era in ritiro spirituale a Viserbella di Rimini, in preparazione della Pasqua, l’uomo avrebbe abusato di una ragazzina di 14 anni a lui affidata dai genitori. Il gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, riscontrando il “pericolo concreto e attuale che l’indagato commetta nuovamente delitti della stessa specie” oltre alla “incapacità di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche verso minori”. Davoli – arrestato a casa dei genitori, a Caorle – è stato rinchiuso nel carcere di Pordenone.
Dai primi baci in auto alla violenza
Proprio nell’ambiente di Gioventù studentesca del movimento Comunione e liberazione a Reggio sarebbe iniziata nel 2022 la perversa relazione tra l’educatore e la ragazzina di 14 anni, complice una vacanza a Parma di 3 giorni con CL. Dapprima – ha raccontato la ragazzina ai carabinieri – baci in auto dopo gli incontri di preghiera, poi palpeggiamenti, fino ad arrivare ad un rapporto sessuale completo e non protetto consumato durante il ritiro spirituale tra il 6 e l’8 aprile a Viserbella di Rimini, per la preparazione alla Pasqua. Secondo le indagini Davoli aveva invitato la giovane in camera e, approfittando di un momento in cui lei stava piangendo a causa di una discussione con un ragazzo, facendo leva sulle debolezze della 14enne l’ha indotta a consumare il rapporto sessuale.
Il rapporto tra i due sarebbe emerso dal contenuto della chat a sfondo amoroso scoperta dalla sorella della vittima della presunta violenza. Conversazioni sempre più serrate da dopo quel soggiorno a Rimini che hanno portato la madre della 14enne a denunciare il tutto ai carabinieri, dopo che la stessa figlia il lacrime aveva spiegato quanto successo tra lei e l’educatore di CL.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]