Scrive il botanico e professore reggiano Ugo Pellini: “Un altro pezzo dello storia verde di Reggio se ne è andato. Al Parco del Popolo sono stati abbattuti due alberi secolari che secondo il Comune presentavano gravi compromissioni strutturali e quindi pericolosi per l’incolumità pubblica. Erano due bagolari al centro dei Giardini, vicini al grande Cedro del Libano; facevano parte, insieme ad altri 13 esemplari della stessa specie, di un anello concentrico a quello dei platani dell’antica pista per cavalli.
Nel progetto del 1870 dell’ingegner Balzaretto di Milano in questa area, dove c’era una “Vasca per abbellimento e per comodo di estrarre l’acqua da innaffiare le Piantagioni”, non erano previsti alberi, che però sono stati messi a dimora successivamente.
I due esemplari eliminati avevano poco meno di 100 anelli di accrescimento, pari all’età di questo cerchio vegetale; alcuni dei bagolari sopravvissuti hanno minori dimensioni perché ai tempi della Serra Comunale quando si toglievano delle piante queste venivano presto sostituite.
Nel cartello che ha segnalato l’intervento il Comune ha annunciato che per ogni albero abbattuto ne pianterà, ove possibile, uno nuovo nello stesso luogo. L’Assessora al verde Carlotta Bonvicini ha rassicurato recentemente i cittadini del gruppo “Dalla parte dei Giardini Pubblici” che una parte dei finanziamenti del Pnrr del 2023 è destinata alla manutenzione del Parco stesso; non si sa però se in questo caso i “nuovi alberi” saranno collocati nella stessa posizione o nel territorio comunale.
Gli ippocastani, le sofore e i platani, sempre secolari, eliminati da tempo, non sono stati rimpiazzati; rimaniamo in attesa del promesso nuovo progetto di riqualificazione dei Giardini Pubblici”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]