E’ morto l’ispettore Giuseppe Procaccia, 83 anni, un gentiluomo di spirito tenace, inflessibile e arguto investigatore.
L’ex dirigente e capo della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia si è spento l’altra notte nella frazione di Villa Massenzatico al termine di una malattia.
Nel corso della vita aveva trascorso 40 anni nella polizia e per 31 era stato alla Mobile che arrivò poi a comandare e che lo portò a investigare su una stagione di crimini e delitti che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta erano cresciuti in modo notevole nella provincia di Reggio Emilia.
Ispettore e uomo tutto di un pezzo il Cavaliere e Ufficiale del lavoro Giuseppe Procaccia era apprezzato per la sua umanità e i suoi modi garbati e gentili, riconosciuti da tutti. Amava la famiglia e il suo lavoro. Chi lo ha conosciuto ne ha presente il senso dell’ospitalità e il piacere delle serate passate in compagnia, magari davanti a un piatto di pesce che gli riportava alla mente l’amore per il mare, e lo ricorderà come una persona forte di animo e perbene.
Giuseppe Procaccia lascia la moglie Rosa, come lui abruzzese, i figli Danilo e Francesca e i nipoti Alice e Gabriele.
I funerali avranno luogo venerdì 8 marzo: partenza dalla camera ardente del cimitero di Coviolo, poi alle 15.30 il rito funebre in San Pietro. Le spoglie dell’ispettore riposeranno nel cimitero di Villa Rivalta.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]