Domenica 9 febbraio alle 11 al ridotto del teatro Valli di Reggio per la rassegna “Finalmente Domenica” arriva il critico d’arte contemporanea Vincenzo Trione per presentare “L’Opera interminabile” (Einaudi, 2019).
Cosa accomuna artisti come Kiefer, Kentridge, Boltanski, Barney e Hirst, scrittori e poeti con una profonda vocazione visiva come Pamuk e Balestrini, cineasti come Iñárritu e Greenaway, musicisti visionari come Björk e creatori di celebri scenografie come Es Devlin? Sono artisti molto diversi tra loro, con storie e sensibilità uniche: eppure tutti condividono l’idea di un’arte creatrice di opere-mondo monumentali, plurali, ambiziose, a volte impossibili da trasferire o riallestire.
I quindici artisti al centro del libro sono creatori di mondi: le loro opere sono autentiche cosmogonie, territori aperti, mobili e ubiqui, in cui pratiche e linguaggi lontani – pittura, scultura, fotografia, cinema, video, musica, letteratura – si intersecano e si reinventano: reinventando così il mondo, quello caotico e frammentato del nuovo millennio.
Trione allestisce per il lettore un originale museo allo stesso tempo immaginario e possibile, reale e potenziale, ibrido e multiforme. E, proprio come in un museo, parte dalle opere raccontandone la genesi, i sensi molteplici, i misteri (anche con il supporto degli schizzi preparatori, dei progetti, delle testimonianze dirette degli artisti). Ma è la somma delle parti che fa emergere l’ambizioso e inaspettato disegno che opere e artisti vanno a comporre: la ripresa e il rilancio dell’utopia rinascimentale e romantica dell’opera d’arte totale. L’opera interminabile è un primo, fondamentale e necessario canone dell’arte del XXI secolo.
L’ingresso all’appuntamento è libero fino all’esaurimento dei posti disponibili. Dalle 10 alle 12.30 sarà attivo anche il bookshop, affidato a Punto Einaudi, mentre colazioni e aperitivi alla caffetteria del teatro saranno possibili grazie al forno Pane & Cucina e al ristorante Cacio & Pepe.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]