Sono 745 le imprese green della provincia di Reggio Emilia, il 13% dell’intera Emilia-Romagna che ne conta circa 6.000. Sono aziende che hanno reso più sostenibile il proprio processo produttivo o il proprio prodotto o che forniscono tecnologie, prodotti e servizi innovativi e meno impattanti dal punto di vista ambientale.
L’agroalimentare, con 306 aziende (il 41,1% del totale), è il settore nel quale si concentra la quota più consistente di imprese “verdi” reggiane; all’interno di questo settore la dinamica green più ricorrente è quella della certificazione biologica che riguarda sia le imprese produttive che quelle di trasformazione.
Il settore della meccanica allargata, secondo l’Ufficio Studi della Camera di Commercio che ha analizzato i dati dell’Osservatorio GreenER della Regione Emilia-Romagna, comprende 76 imprese reggiane, il 10,2% del totale, percentuale superiore a quella regionale che si ferma al 7%.
L’edilizia (settore che comprende produttori di materiale edile, costruttori, produttori di impianti e tecnologie) si colloca sul terzo gradino della graduatoria delle imprese green reggiane: sono, infatti, 65 le aziende del settore, l’8,7% del totale; anche in questo caso la quota rilevata per la provincia di Reggio Emilia è leggermente superiore a quella dell’Emilia-Romagna, che si attesta al 6%.
In linea con il dato regionale, e pari all’8%, è poi la percentuale di aziende “verdi” reggiane del settore del ciclo rifiuti (aziende operative nei servizi di gestione del ciclo rifiuti, o che producono prodotti da recupero materia e/o rigenerazione, oppure che sviluppano tecnologie e/o prodotti finiti a supporto della gestione).
E’ compreso fra le 30 e le 40 unità il numero di imprese reggiane di gestione del verde e igiene ambientale (che rappresentano il 5,2% del totale), quelle del settore delle energie rinnovabili ed efficienza energetica (4,8%) e della mobilità (4%), comparto che comprende sia i servizi di gestione della mobilità sia le aziende che producono tecnologie e prodotti per la mobilità.
Numeri leggermente più contenuti per le imprese del ciclo idrico integrato (25), e compresi fra 10 e 18 unità quelle che svolgono attività di produzione di imballaggi (prevalentemente in carta e in plastica che optano per materiali o processi produttivi improntati alla sostenibilità), bonifica siti, chimica verde, tessile-abbigliamento e calzature.
L’importanza della green economy anche nella nostra provincia trova riscontro analizzando i dati relativi ai nuovi contratti: nel 78,1% dei casi gli imprenditori richiedono competenze sia di risparmio energetico che di sostenibilità ambientale; tali competenze green riguardano in maniera trasversale tutte le professioni, concentrandosi in particolare sui profili ad elevata specializzazione e tecnici.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]