L’assessora alle Politiche per la Sostenibilità con deleghe ad Ambiente, Agricoltura e Mobilità sostenibilea del Comune di Reggio Emilia, Carlotta Bonvicini, interviene sulla vicenda dell’abbattimento di 33 alberi nel Parco della Fondazione Veneri di Fogliano che ha suscitato le proteste di alcuni cittadini, come ha riportato la Gazzetta di Reggio in edicola la mattina del 14 di agosto. Al posto delle piante rimosse ne verranno piantate altre 44, aveva già spiegato l’Ente.
“Sugli alberi abbattuti.
Oggi, a Reggio come in Italia, ci troviamo a fare i conti con un patrimonio naturale che ha visto la luce nel dopoguerra, in un periodo in cui l’approccio progettuale al verde e al suo rapporto con l’ambiente costruito era molto differente da quello attuale, cosa che ai giorni nostri di fatto genera la necessità di confrontarsi con manutenzioni difficili e spesso in contrasto con norme specifiche di sicurezza degli edifici e degli spazi pubblici. In questo periodo siamo tutti molto sensibili al tema della manutenzione del verde e degli abbattimenti delle piante, ma ci tengo a ricordare ai cittadini e all’opinione pubblica come queste operazioni siano sempre frutto di iter approvativi specifici, in cui i progetti vengono valutati e gli abbattimenti compensati. Per questo motivo stiamo anche lavorando per aggiornare il Regolamento del Verde: per agevolare la trasparenza di queste procedure, migliorarne la comunicazione alla Città e valorizzare l’operato di Consulta del Verde e Consorzio fitosanitario.
Nello specifico, il Parco dell’Ente Veneri è un caso virtuoso di buona applicazione del procedimento amministrativo, in cui l’iter consultivo e il confronto fra Consulta, Consorzio, ente pubblico e privato, ha arricchito la qualità l’intervento stesso. Il processo è durato un anno. La progettualità integrata fra manutenzione e cura del paesaggio ha seguito un approccio innovativo e sensibile, con un percorso pedagogico con i bambini della scuola dell’infanzia e la possibilità di farlo diventare uno spazio a disposizione anche della scuola elementare di Fogliano.
Vedere alberi a terra fa impressione a tutti. Si poteva fare per fasi? Sì, ma da un punto di vista operativo era più complesso ed oneroso. Si poteva fare recintando tutta l’area di modo che lo spettacolo non fosse di dominio pubblico (ricordo che l’area è privata)? Sì. Sarebbe cambiato qualcosa? Non proprio.
Allora si poteva evitare il progetto? Sono state fatte tutte le valutazioni del caso. Molte piante erano da rimuovere per la loro prossimità all’edificio, altre erano danneggiate, altre ancora non erano funzionali alla creazione del nuovo parco. Rimane la compensazione (piantumazione di nuove e più piante in sostituzione di quelle rimosse) e la nascita di un nuovo spazio di qualità per i bambini. Il bilancio è positivo e il risultato non sarà da meno.
Di nuovo, come con il velox di via Teggi, ci accontentiamo di alimentare un dibattito veramente mortificante per l’intelligenza dei cittadini, strumentalizzando il tema degli abbattimenti per chiedersi chi abbia l’anima più verde.
Alziamo l’asticella, voliamo un po’ più alto e guardiamo un po’ più avanti. A Settembre anche a Reggio verrà dichiarata l’Emergenza Climatica e abbiamo tanti progetti che spero di poter condividere presto anche su questo canale. Oggi serve progettualità e lungimiranza, dopotutto la barca è una sola: c’è chi ha il compito di indicare la rotta, ma alla fine l’importante dovrebbe essere remare tutti nella stessa direzione. Non ho la presunzione di accontentare tutti, ma spero riusciremo ad affrontare questa sfida assieme”.
Le piante sane non si devono toccare!
Le piante non si toccano !