Sono Unindustria Reggio Emilia, l’azienda Finregg spa di Reggiolo (RE) dell’imprenditore Fabio Storchi e l’Ordine degli Ingegneri le prime realtà reggiane che hanno risposto all’appello lanciato dal Comune di Reggio Emilia per ridurre le disuguaglianze che la formazione a distanza sta creando in alcune famiglie delle nostre scuole. L’associazione industriali e l’Ordine degli ingegneri hanno infatti deciso di intervenire attivamente e di mettere a disposizione, in comodato gratuito, 300 tablet per agevolare la frequenza delle lezioni da parte di bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
“Si tratta di una donazione preziosa per bambini e ragazzi delle nostre scuole, perché ci consentirà di ridurre un gap formativo che la sospensione delle lezioni tradizionali sta creando – dice l’assessore all’Educazione e alla conoscenza Raffaella Curioni – Non possiamo accettare che la chiusura delle scuole e la costrizione domestica, che già stanno creando disagio nei più piccoli e nelle loro famiglie, siano fonte di disuguaglianza e di mancata partecipazione alla vita pubblica. Questi primi 300 tablet saranno provvisti di connessione in modo da rendere autonome le famiglie e garantire loro la piena partecipazione alle attività scolastiche. Ringrazio quindi Unindustria Reggio Emilia, Finregg e Ordine degli Ingegneri e auspico che il loro gesto possa essere di esempio per altre realtà che vorranno contribuire altrettanto generosamente. Stimiamo che ne servano altri 300 per assicurare la dotazione tecnologica di tutti gli studenti delle primarie e secondarie di primo grado delle scuole reggiane”.
A partire dalla sospensione delle lezioni aula dello scorso 24 febbraio, le scuole hanno gradualmente convertito la didattica in modalità a distanza per dare continuità all’azione formativa, arrivando a metter in campo proposte sempre più organizzate, sistematiche e diffuse. A queste proposte, come emerso dalle analisi effettuate, non tutti hanno però uguale accesso per ragioni di carenze tecnologiche o di competenze digitali. In queste settimane, infatti, l’impegno dei docenti e del personale scolastico ha sviluppato un’analisi capillare della effettiva frequenza degli alunni all’attività a distanza, cercando di intercettare e approfondire le difficoltà che le famiglie stanno incontrando.
Anche gli educatori del Comune di Reggio Emilia, tramite il servizio Officina educativa, hanno partecipato attivamente a questo monitoraggio, impegnandosi in primo luogo nel supporto alla fruizione delle attività a distanza di bambini e ragazzi con diritti speciali e di tutti coloro che sono iscritti ai servizi pomeridiani educativi promossi dall’Amministrazione. Sono 200 gli educatori comunali che quotidianamente stanno affiancando il personale docente nella produzione di materiali audio e video, nelle call con classi o gruppi di studenti e nella relazione con le famiglie per intercettarne, nel più breve tempo possibile, problematiche e necessità.
La recente attivazione di un recapito telefonico e di una mail attraverso i quali il Comune raccoglie ulteriori segnalazioni da famiglie in difficoltà per l’accesso alla rete o per indisponibilità o inadeguatezza dei devices nelle famiglie (sono circa 100 le segnalazioni ricevute nei primi 3 giorni di attivazione del servizio), hanno rafforzato la rilevazione che le scuole stanno compiendo, implementando dati e situazioni di criticità sulle quali intervenire.
Il Comune, attraverso lo sportello offerto dal servizio Officina educativa, è oggi in grado di restituire alla scuola uno sguardo su problematiche e risorse presenti nei nuclei familiari, soprattutto in quelli con più figli impegnati nell’attività a distanza dove possono verificarsi difficoltà legate a connettività, postazioni di lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei genitori, fabbisogno di supporto rispetto ai contenuti dell’attività didattica a distanza.
Da questa analisi, integrata con i dati raccolti dalle scuole, è stato possibile elaborare una mappatura del fabbisogno tecnologico e individuare la domanda di devices da fornire alle famiglie attraverso comodati temporanei d’uso. Una parte di questa domanda è stata soddisfatta grazie a 250 tablet già in possesso delle scuole o dell’Amministrazione comunale, mentre per le restanti si fa appello alla solidarietà di associazioni di categoria, aziende ed enti professionali del territorio che, come oggi Unindustria Reggio Emilia, Finregg e Ordine degli ingegneri, vogliano contribuire. La stima è che al netto dei tablet già consegnati e dei 300 che verranno distribuiti nei prossimi giorni, servano appunto altri 300 tablet per assicurare la dotazione tecnologica di tutti gli studenti delle primarie e secondarie di primo grado delle scuole reggiane.
La distribuzione di queste strumentazioni sarà gestita, su appuntamento, dal servizio Officina educativa, previo contatto al numero 0522/585064 o via mail ad officina.educativa@comune.re.it e opportuna verifica e condivisione con le scuole di riferimento.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]