Giù il reddito e il potere d’acquisto delle famiglie mentre calano anche i consumi. E’ questa la fotografia dell’Istat nel IV trimestre. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane è diminuito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. A fronte di un aumento del deflatore implicito dei consumi dello 0,2%, il potere d’acquisto è diminuito del 2,1%.
Aumenta contestualmente la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici che è stata pari al 15,2% (+0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente). Tale aumento deriva da una flessione della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella registrata dal reddito disponibile lordo (-2,5% e -1,8% rispettivamente). In leggero calo il tasso di investimento delle famiglie consumatrici che è stato pari al 5,7%, 0,1 punti percentuali più basso rispetto al trimestre precedente, a fronte di una flessione degli investimenti fissi lordi del 2,7% e della diminuzione dell’1,8% del reddito lordo disponibile.
Nel quarto trimestre 2020, la pressione fiscale è stata pari al 52,0% (il dato più alto dal quarto trimestre del 2014), in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto al 50,7% allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive. Nel 2020 la pressione fiscale si è attestata al 43,1% del Pil, in aumento rispetto al 42,4% del 2019. Lo scorso anno il prodotto interno lordo italiano è crollato dell’8,9%.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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