Rdc, Delrio: reati gravi? Solo con ravvedimento

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“Il gruppo del Pd, con una interrogazione a firma Madia, Serracchiani e Verini, ha presentato una interrogazione sul caso di Federica Saraceni -condannata per concorso nell’omicidio di Massimo D’Antona – alla quale, anche per norme contorte del provvedimento sul reddito di cittadinanza è stato concesso lo stesso reddito. La Lega, che votò e approvò il provvedimento, ora inscena una protesta propagandistica. Noi siamo il gruppo che è stato onorato di avere tra le sue file Olga Di Serio D’Antona, alla quale siamo vicini e con la quale siamo solidali. Ed è per questo che chiediamo che al più presto si verifichi e si modifichi, la norma, legandola -nel caso di detenuti per gravi reati- ad effettivo ravvedimento, ad effettiva collaborazione con lo Stato”.  Lo ha affermato Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera.

“Nessuno – ha aggiunto il capogruppo del Pd – può ferire in alcun modo la sensibilità dei familiari delle vittime. Nessuno può premiare chi non si ravvede e collabora. Nessuno può mettere in discussione il principio del fine rieducativo della pena”.

Nel frattempo il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha fatto invece sapere che si terrà già oggi “un incontro tecnico a cui parteciperanno anche il ministero della Giustizia e l’Inps per avviare rapidamente l’iter di modifica della disciplina di accesso al Reddito di cittadinanza, i cui requisiti in materia sono già più stringenti delle precedenti misure di sostegno al reddito quali la social card e il Reddito di inclusione (Rei)”. Peraltro, “dai dati in nostro possesso, risulta che la Saraceni è già stata beneficiaria di Rei. Su questa vicenda comunque c’è la massima attenzione”.

Allo studio del governo ci sarebbe dunque una norma ad hoc per evitare che chi ha commesso reati gravissimi possa beneficiare del sussidio.