Una forte accelerazione sul fronte dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione dei processi produttivi e il rafforzamento delle filiere agroalimentari, con focus su ortofrutta, vino e zootecnia.
Sono le priorità per la Regione Emilia-Romagna indicate nel documento che l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha illustrato ai rappresentanti del mondo agricolo organizzato nel corso della seduta della Consulta agricola in vista della messa a punto del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) per concorrere all’utilizzo delle risorse europee del Recovery fund.
In ballo c’è un sostanzioso pacchetto di 8 miliardi di euro a disposizione dell’agroalimentare italiano nei prossimi anni per dare un potente stimolo economico e imprimere una decisa sterzata verso un’agricoltura più resiliente, sostenibile e digitale, in linea con le strategie europee.
Nei prossimi giorni verranno raccolti i contributi delle confederazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri) e delle centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci), con l’obiettivo di inviare entro la prossima settimana il documento di sintesi definitivo delle proposte della Regione Emilia-Romagna al ministro delle Politiche agricole, Bellanova.
Le proposte
Tra le proposte avanzate dalla Regione l’incremento del budget finanziario destinato ai contratti di filiera per favorire la riconversione varietale in campo ortofrutticolo, gli investimenti per l’adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione dei danni da calamità (gelo, grandine, insetti dannosi) e il rafforzamento del sostegno ai progetti di ricerca e sperimentazione. Nell’ambito del settore vitivinicolo si punta sullo sviluppo delle tecniche innovative e sostenibili, con particolare riguardo alla cosiddetta agricoltura di precisione, basata sull’utilizzo delle più avanzate tecnologie informatiche e satellitari.
Altri interventi prioritari caldeggiati dalla Regione riguardano una politica di incentivi a sostegno della meccanizzazione per un’agricoltura a basso impatto ambientale e la mitigazione dei cambiamenti climatici, sfruttando le opportunità dell’economia circolare. Infine, sempre secondo la Regione, vanno potenziati gli investimenti per la prevenzione del dissesto idrogeologico e dei danni da calamità, oltre ad un’oculata gestione delle risorse idriche.
La nuova Pac e il bilancio di previsione 2021
Nella riunione della consulta agricola sono stati toccati anche altri temi di grande rilevanza per il futuro dell’agricoltura regionale, dalla riforma della Pac (Politica agricola comunitaria) – alla vigilia dell’avvio del confronto decisivo, il cosiddetto “trilogo”, tra Europarlamento, Commissione esecutiva di Bruxelles e Consiglio europeo – alle linee di fondo del bilancio regionale 2021 per il settore agricolo.
Riguardo all’impostazione del bilancio di previsione dell’assessorato regionale all’Agricoltura per il prossimo anno, su un budget complessivo di circa 44 milioni di euro, 32 milioni sono la quota parte a carico della Regione dei fondi del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020.
Tra le proposte in discussione lo stanziamento di 1,5 milioni di euro a sostegno della barbabietola da zucchero, oltre a risorse aggiuntive per il rimborso dei danni alle colture causati dagli animali selvatici e gli interventi per il sostegno al credito. Già definito l’indennizzo straordinario per i pescatori che hanno subito la moria delle vongole, ai quali andranno 400.000 euro complessivi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]