Dopo lunghe trattative, una decina di incontri, sei mesi di blocco degli straordinari e oltre 60 ore di sciopero è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto aziendale alla Rettifica Corghi di Novellara.
La trattativa si era interrotta a fine dicembre con l’ultimatum della Fiom-Cgil, che aveva messo la direzione aziendale di fronte a un bivio: accettare la disponibilità dei lavoratori e del sindacato, e quindi siglare un accordo di mediazione tra le parti, oppure prepararsi a nuove iniziative di protesta e scioperi per richieste salariali decisamente più consistenti.
L’ipotesi di accordo è stata votata nei giorni scorsi tramite referendum ed è stata approvata dai lavoratori a larga maggioranza, con 42 favorevoli, sei contrari e cinque astenuti. Lunedì 22 febbraio le parti si sono nuovamente riunite per firmare il contratto aziendale: l’ultimo accordo di secondo livello era datato 2006.
Il primo accordo aziendale della Rettifica Corghi dopo 15 anni prevede che la definizione delle ferie collettive, e le risposte della direzione alle richieste di ferie, sia regolata con criteri precisi che possano garantire ai lavoratori e alle lavoratrici una programmazione il più possibile standardizzata; un sistema di relazioni sindacali che contempli almeno due incontri all’anno in cui l’azienda fornirà ai rappresentanti dei lavoratori informazioni relative alle prospettive produttive e di sviluppo dell’attività, l’andamento dei mercati, la situazione occupazionale, gli eventuali investimenti in innovazione tecnologica e le necessità formative per una corretta applicazione di quella parte del contratto nazionale che prevede 24 ore di formazione nel triennio per ogni lavoratore e la conoscenza della situazione ambientale/di sicurezza sul lavoro. L’accordo prevede inoltre anche un premio di risultato annuale di 600 euro e un buono pasto giornaliero di 2 euro.
“Avremmo preferito non fare sciopero e arrivare a un accordo in tempi più celeri”, ha spiegato Emiliano Borciani, che ha portato avanti la trattativa in rappresentanza dei lavoratori per la Fiom-Cgil, “ma finalmente anche i lavoratori della Rettifica Corghi, come la maggioranza dei colleghi metalmeccanici reggiani, potrà avere un contratto aziendale. I lavoratori sono stati uniti dall’inizio alla fine della vertenza: se oggi hanno un contratto è grazie alla pratica democratica della Fiom, che ha condiviso con loro ogni passaggio, e alla tenacia degli operai che hanno scioperato. Il contratto è stato conquistato a fatica, auspichiamo che gli scioperi del 2020 servano per evitarne altrettanti al prossimo rinnovo”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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