Il risultato esilarante dell’affluenza alle cosiddette “consulte d’ambito” – il Comune di Reggio dice che hanno votato il 3,59% degli aventi diritto compresi sedicenni, stranieri e chissà chi – avrebbe una sola via d’uscita dignitosa al sindaco Vecchi e ai suoi accoliti: riconoscere il disastro dell’operazione, ammettere gli errori commessi, magari scusarsi verso chi (il 96,4% dei reggiani) ha umiliato chi, con il più assoluto disinteresse, si è dovuto sorbire mesi di propaganda e di soldi pubblici gettati al vento.
Invece no. Costoro seguitano a menare il torrone in una visione distopica della realtà anche di fronte alle bocciature più strepitose. Si dicono “molto soddisfatti” per l’affluenza. Tutti loro sono impegnati a preparare il proprio futuro garantito di politicanti, agendo come al solito in camuffa, e sono talmente sicuri che il Sistema continui a funzionare anche facendosi beffe del cittadino elettore. Il 96% dei reggiani hanno sfanculato questa brillante trovata e il primo assessore che passa si è permesso di buffoneggiare senza pagare dazio. Mandateli a lavorare, questi genii della politica, ammesso che ne siano capaci.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,