Era dai tempi gloriosi della corsa sui tacchi il mercoledì sera che il Comune non riusciva a scavare al di sotto del limite della decenza inventando una rassegna denominata “Apericena”. La rincorsa al degrado linguistico segna purtroppo il tratto culturale della giunta Vecchi: “apericena” è un disgustoso neologismo nato tra i baretti acchiappagiovani per propinare schifezze alimentari e drink a discreto tasso alcolico atto a far consumare il tempo fuori casa dall’ora d’oro a notte inoltrata. Non è aperitivo, non è cena. Non ha l’originalità dell’uno, né la millenaria tradizione dell’altra. È gergo mutuato dal basso commercio di junk food, dove la lieve stonatura dell’alcol aiuta a confondere la mistura di sapori figli della chimica, dei pesticidi, dai veleni propalati senza controllo e senza senso della misura.
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Gira voce che il Comune avesse zero budget da scialare in qualche ennesimo inutile evento estivo, ma vivaddio: se non avete soldi, usate la testa. Forse il problema è proprio quella.
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Altra voce che gira e che sembra essere confermata da verifiche dirette: le casse municipali sono vuote anche per la manutenzione del verde urbano. Si incontrano rotonde nelle quali il verde non è curato e deborda dallo spazio riservatogli, col che gli automobilisti si trovano la visuale coperta.
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Italia loves Romagna, meritoria iniziativa a fini benefici, porterà la Rcf Arena alla ribalta (perlomeno) nazionale. Al di là delle tragiche cause scatenanti, delle quali avremmo tutti volentieri fatto a meno, si tratta di un’occasione per dare al Paese un’immagine di Reggio Emilia come sede privilegiata per accogliere grandi raduni, concerti ed eventi. Se c’è qualcosa che ancora manca, va detto con onestà intellettuale, sono la vastità e la varietà dell’offerta artistica. La coppia Salzano-Maioli porta a esibirsi più o meno sempre quelli. Quindi vediamo e rivediamo Ligabue, Zucchero, Elisa, Fiorella Mannoia, Blanco… tutti artisti a contratto con la società di Salzano. L’unico appuntamento di livello internazionale, quest’anno, sarà Harry Styles. Ma Vasco Rossi al Campovolo, e a noi boomer dispiace, non lo vedremo mai.
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Il centrosinistra in generale e il Pd in particolare hanno preso un’altra botta dai ballottaggi di domenica scorsa. La Meloni vince dappertutto e consolida la maggioranza che sostiene il governo. L’unico candidato di centrosinistra vincente, Possamai a Vicenza, è quello che aveva proibito a Elly Schlein di andarlo ad appoggiare in campagna elettorale. Vi rendete conto? Stai a casa che è meglio.
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Baruffe reggiane. Maura Manghi (Italia Viva, già consigliera Pd) ha portato a Reggio il deputato Luigi Marattin e, grazie al richiamo del personaggio, ha sfiorato le trenta presenza. Manghi, liberale in giovane età, resta tuttavia legata al principio di sempre: meno siamo, meglio stiamo.
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A +Kinsect si sono accorti che la sceneggiata precongressuale ordita dagli aspiranti golpisti per defenestrare il ruvido Gian Pietro Campani ha il valore di mezza cippa. Sarà il congresso locale a ristabilire l’ordine e i nuovi assetti. A meno che Prudencio e amici pidini non corrano in soccorso con le tessere, la correntina insettiana rischia seriamente la prematura scomparsa dai radar.
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Al segretario provinciale del Pd, Massimo Gazza, è bastato un post su Facebook in cui dichiarava amore eterno alla città di Reggio – “un luogo dell’anima” – che gli amichetti in rete lo hanno impallinato: “la tua città? Ma se sei di Boretto!”
C’è chi pensa che Gazza potrebbe aspirare alla carica di post-Prudencio ma soffra appunto della sindrome del forestiero.
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Un sindaco a km zero è il minimo che si possa esigere da quando i partiti hanno cessato di svolgere la propria funzione di scuola di politica e di amministrazione. Questo mette fuori gioco diversi nomi: Mammi, Curioni, Manghi, lo stesso Gazza, Simona Caselli che è parmigiana. Ci potrebbe stare di straforo Alex Pratissoli, che è di Bagnolo, il successore favorito da Vecchi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]