Nei giorni scorsi la lista civica Noi per Casalgrande, il Movimento 5 Stelle di Casalgrande e la coalizione Centrodestra per Casalgrande hanno promosso una raccolta di firme per chiedere la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano e il mantenimento in servizio dell’auto medica.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti: “Se bastasse una raccolta firme per risolvere i problemi strutturali della sanità italiana, alle prese con una carenza di professionisti senza precedenti, certamente non avrei avuto problemi a promuovere iniziative di questo genere o ad aderire ad analoghe raccolte che, già diversi mesi fa, sono state promosse da cittadine e cittadini giustamente preoccupati per la situazione che si è generata”.
Secondo Nasciuti, però, quella sostenuta dallo stesso sindaco di Casalgrande Daviddi “appare l’ennesima mossa utile solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, l’ennesima iniziativa strumentale per provare a intestarsi il ruolo di paladini del Magati. Il tutto senza proporre una soluzione concreta al problema che caratterizza ad oggi in modo irrisolto il tema: la penuria di medici di emergenza urgenza capaci di garantire la presenza sui turni di pronto soccorso. Forse una raccolta firme andrebbe lanciata per la riforma dell’università o per l’abolizione del numero chiuso a medicina…”.
“Assicuro ai casalgrandesi – ha aggiunto Nasciuti – che la direzione sanitaria, provinciale e distrettuale dell’Ausl e i vertici della Regione Emilia-Romagna sono ampiamente consapevoli che tutti i cittadini vogliono la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano. Qualora dovessero dimenticarselo, assicuro che il sottoscritto provvede a ricordarglielo con frequenza quotidiana. Come ben sottolineato anche da altri gruppi di opposizione, come quello guidato da Angelo Santoro, non sarà un’altra raccolta firme, promossa a fini politici, a cambiare la situazione”.
“Dobbiamo insistere nella ricerca, difficile ma necessaria, di professionisti, sia dal settore pubblico sia dal privato, che possano garantire un’apertura almeno inizialmente diurna del nostro pronto soccorso. Dobbiamo insistere con i bandi di reclutamento, che continuano ad andare deserti. Dobbiamo lavorare parallelamente a soluzioni strutturali, di lungo periodo, per far sì che venga riconosciuto al nostro pronto soccorso un ruolo di presidio territoriale importante”.
Per fare questo, ha sottolineato Nasciuti, “l’ultima cosa che serve è che il Magati diventi teatrino, stucchevole, di uno scontro politico utile a raggranellare un consenso tanto facile quanto aleatorio. Serve impegno quotidiano, non boutade. Servono responsabilità e costanza di azione, non sparate sporadiche che in genere finiscono come i classici sassi lanciati nello stagno”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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