Il Progetto Tricolore per la raccolta differenziata dei rifiuti a Reggio Emilia è in fase di completamento. Il Comune ha avviato infatti un percorso che gradualmente ha portato la popolazione ad essere servita integralmente dal servizio di raccolta “porta a porta”, che ad oggi ha già interessato oltre 170.000 abitanti (su circa 172.000 residenti) e che ha permesso a Reggio Emilia di raggiungere e superare il 75% di raccolta differenziata nel 2018 e di avvicinarsi all’80% in questa primo scorcio del 2019.
Ora l’obiettivo è andare oltre, verso percentuali ancora maggiori, che consentiranno di riciclare il più possibile e ridurre ancora di più i rifiuti da avviare a smaltimento, nell’ottica del perseguimento degli obiettivi dell’economia circolare.
In particolare, a completamento della estensione della raccolta porta a porta in Centro storico, sono state installate tre nuove Mini–Ecostation.
Si tratta appunto di ecostation di dimensioni ridotte, dislocate sul territorio per agevolare il più possibile il corretto conferimento dei rifiuti e renderlo flessibile. Ne vengono attivate tre in punti strategici del Centro storico: in piazza Giuseppe Grasselli lungo viale Monte Grappa (zona parcheggio ex Caam), in via dei Servi e in piazza del Popolo Giost lungo via Roma.
“L’attivazione di queste Mini-Ecostation è uno dei passaggi più significativi della filiera della raccolta differenziata, che con il modello attuato a Reggio Emilia ha consentito una diffusione capillare, graduale e flessibile, cioè attenta alle esigenze dei cittadini e delle diverse zone urbane, dal 2007 ad oggi, secondo il programma delineato dall’Amministrazione comunale con Iren e realizzato con l’indispensabile impegno e responsabilità civica di tutti i reggiani, che voglio ringraziare. Un percorso fatto con i cittadini e un metodo che ci ha portato negli ultimi anni all’estensione della raccolta porta a porta a circa 100.000 persone, con una differenziazione dei rifiuti che sfiora ad oggi l’80% e fa di una città delle dimensioni medie, come la nostra, un fatto d’eccezione in Italia”, ha detto il sindaco Luca Vecchi durante la presentazione del nuovo sevizio in piazza Graselli.
“Non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto il sindaco – quali importanti esiti per l’ambiente ci ha portato la raccolta differenziata, come non aprire nuove discariche e anzi chiuderne, e non realizzare un nuovo inceneritore. Questo modello, che ha dimostrato sostenibilità sia ambientale sia economica, potrebbe ispirare politiche di governo nazionale, potrebbe essere diffuso ad altre realtà e far spegnere altri inceneritori”.
“Le tre nuove Mini-Ecostation – ha detto l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino – accompagnano il porta a porta in Centro storico, confermando la gradualità della diffusione di questo tipo di raccolta, che si basa sulla collaborazione dei cittadini e sul cambiamento di alcune abitudini e quindi necessita, come avviene, di un avvio graduale. Oggi l’offerta di raccolta, se contiamo anche le 70 postazioni per raccolta vetro, plastica e carta, è in effetti flessibile. Per favorire la gradualità, sono rimasti attivi inoltre per un periodo congruo i bidoni stradali, un po’ come si fece con l’introduzione dell’Euro: la nuova moneta per un certo periodo circolò assieme alla vecchia Lira, che si sarebbe poi superata. Con queste tre nuove ecostation, che portano a otto unità quelle complessivamente presenti nel territorio comunale, e con il ritiro dei bidoni rimasti su strada entro febbraio, possiamo dire sostanzialmente completata l’attuazione di questo progetto di porta a porta nella nostra città”.
Le Mini-Ecostation sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 4 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l’utilizzo del Codice fiscale dell’intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta del rifiuto organico e del rifiuto residuo.
Le Mini–Ecostation, che si aggiungono alle Ecostation già esistenti presso il parco dell’Acqua in via Gabelli e nei parcheggi presso Il Volo in largo Giambellino, “Cecati” in via Guido da Baiso, “Piazzale Europa” in viale Ramazzini e “Croce Verde” in via Guinizzelli, rappresentano un ausilio fondamentale per un coerente sviluppo del sistema di raccolta differenziata e vanno incontro alle esigenze dei cittadini che si possono trovare in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario, per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti… ).
Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento, mentre per il rifiuto organico occorre utilizzare i sacchi biodegradabili in dotazione.
Le Mini – Ecostation sono strutture sorvegliate e sono dotate di sensori che segnalano il livello di riempimento per ogni tipologia di contenitore di rifiuti, comunicando direttamente al gestore la richiesta di intervento per svuotamento.
Contestualmente all’avvio delle Mini – Ecostation, si procederà alla graduale rimozione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti residui e organici nel centro storico.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]