Il Comune di Modena ha ottenuto quasi due milioni di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per bonificare l’area delle ex Fonderie Riunite.
Nei giorni scorsi il Ministero della transizione ecologica ha pubblicato il decreto che ha assegnato le risorse per il recupero dei cosiddetti “siti orfani” per migliorare il risanamento urbano (misura 2, componente 4): tra questi, su indicazione della Regione Emilia-Romagna, figura anche la zona in cui è già stato avviato un intervento di rigenerazione nell’ambito del programma Next Generation Modena. Per la bonifica dei 12.967 metri quadrati di superficie dell’area dei capannoni industriali sono stati assegnati al Comune emiliano 1.917.457 euro.
Oltre al cantiere – già in corso – per la riqualificazione della palazzina che diventerà la sede dell’Istituto storico, nell’area di oltre 40.000 metri quadrati delle ex Fonderie è prevista la realizzazione del Dast, il Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia: un polo per l’innovazione nel campo dell’automotive con laboratori di ricerca universitaria di alto profilo, start-up ad alto contenuto di conoscenza, incubatori e acceleratori di impresa, centri di formazione, sedi di enti specializzati.
Il progetto è stato sviluppato da Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Democenter-Sipe, Consorzio attività produttive e Università di Modena e Reggio Emilia e ha ottenuto un importante finanziamento dal Pnrr, con un contributo complessivo di 13 milioni e 200.000 euro suddiviso in due stralci: si tratta dei lotti 2B e 3, per i quali entro la fine del 2022 saranno avviate le procedure di affidamento dell’appalto integrato di lavori e servizi per la progettazione esecutiva.
Nel frattempo con l’ottava variazione al bilancio comunale di Modena sono state stanziate le risorse per far fronte all’aumento dei costi del primo stralcio dei lavori (450.000 euro per completare il cantiere della palazzina) e per il lotto 2Aa (un milione e 797.000 euro), il cui progetto è stato completato e per il quale partirà nelle prossime settimane la gara d’appalto per una cifra complessiva di sei milioni e 249.000 euro, con contributi della Regione e della Fondazione di Modena: in una parte dei capannoni industriali sarà realizzata anche la sede del Motor Valley Accelerator. Con la medesima variazione di bilancio, inoltre, è stato previsto anche il finanziamento (due milioni di euro) del lotto 2Ab.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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