Non era mai capitato che otto sindaci e due consiglieri regionali si dessero appuntamento, tutti insieme, in ospedale… È successo stamattina quando i primi cittadini dei comuni dell’Unione Bassa Reggiana hanno convocato per le ore 9.00 la loro settimanale Giunta Unione presso l’Ospedale Civile di Guastalla, in via Donatori del Sangue, per discutere un ricco ordine del giorno, includendo, fra i vari punti di confronto, la visita ai reparti, l’incontro con i primari ospedalieri, il punto sui cantieri in corso al fine di riqualificare e potenziare il nosocomio cittadino. Ai sindaci dell’Unione Bassa Reggiana si sono uniti i due consiglieri regionali Elena Carletti e Andrea Costa per ribadire il loro “impegno a presidiare gli investimenti e la conclusione dei cantieri in corso che testimoniano la volontà di potenziare e rilanciare questo ospedale, nella piena consapevolezza che si tratti di un servizio fondamentale a valenza anche extraterritoriale. La nostra presenza come rappresentanti regionali è la garanzia di un percorso che stiamo portando avanti insieme agli amministratori locali per il pieno rilancio dei servizi sanitari territoriali, alcuni dei quali dal post Covid non sono del tutto ripartiti”.
Il presidente dell’Unione Bassa Reggiana Roberto Angeli sottolinea che “per la prima volta gli otto sindaci della Bassa Reggiana vengono insieme in ospedale a incontrare i primari di tutti i reparti, sostenere l’encomiabile lavoro che ogni giorno viene svolto dal personale sanitario e parasanitario, e avvalorare l’Ospedale di Guastalla come punto d’eccellenza del nostro territorio. Essendo un ospedale di confine, è un riferimento fondamentale non solo per il nostro distretto ma anche per i comuni intorno a noi, attraendo utenti dalla vicina provincia mantovana e dalla Lombardia. La nostra presenza come Unione è un importante segnale di condivisione d’intenti, oltre che di sostegno e monitoraggio di un servizio primario per la comunità”.
Anche il sindaco di Guastalla Paolo Dallasta rimarca “la prima volta che tutti i sindaci sono qui tutti insieme, segno che il tema ospedale non riguarda solo la nostra città ma è sentito in tutto il territorio ed è importante negli assetti provinciali e regionali, anche in vista della programmazione della nuova Regione che si insedierà in questi giorni”. “È fondamentale ribadire il ruolo inconfutabile di questo ospedale di confine verso la Lombardia. È questa potenzialità che la Regione Emilia Romagna deve capire. Non parliamo di un bacino ristretto a Guastalla e Correggio ma di un’area molto più ampia. Questa constatazione deve servire a decidere di riattivare i servizi che ancora mancano, come il punto nascite, venuto a mancare dal post Covid, un obiettivo primario dei prossimi anni. Auspichiamo che le scelte di programmazione sanitaria siano fatte sulla base dell’effettiva geografia dei luoghi, tenendo conto che l’Ospedale di Guastalla serve diversi comuni lontani dai grandi centri in ambito medio padano. Per questo deve essere tenuto alto il presidio su questo servizio”.
Dallasta aggiunge una considerazione: “L’Ospedale di Guastalla è riconosciuto anche dal personale che ci lavora come una struttura in cui si sta bene e si lavora bene, dove si sperimentano anche approcci innovativi. A maggior ragione va difeso, anche per attrarre nuove professionalità. È nostro obiettivo e nostro impegno che i servizi ospedalieri rimangano sul territorio”.
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