Pubblici esercizi, Confcommercio: semplificare la burocrazia per gli aiuti previsti

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In questi giorni il Presidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia, Fabio Zambelli, ha raccolto dai ristoratori e gestori di bar, pub e locali reggiani gli elementi di difficoltà e le proposte per superare la crisi del coronavirus. Diverse indicazioni sono ovviamente trasversali o rientrano già tra i punti evidenziati sia da Confcommercio che da Rete Imprese Italia nei giorni scorsi e a tutti i livelli.

“Cionondimeno –spiega Fabio Zambelli- vi sono alcuni elementi molto importanti che è necessario enfatizzare ed altri nuovi che occorre portare all’attenzione delle Amministrazioni Locali. Tra i primi vi sono la sospensione, riduzione, rateizzazione delle tasse comunali come la Tari; la sospensione e riduzione della Cosap; concedere più spazio di occupazione suolo pubblico per compensare le eventuali distanze di sicurezza richieste alla ripartenza. Tra le altre, richiamiamo la necessità di allungare gli orari di apertura delle attività almeno nel weekend; di facilitare l’ottenimento di permessi per iniziative ed eventi, compatibilmente con gli standard di sicurezza richiesti alla ripartenza; di autorizzare i dehor fissi in estate e in inverno, dove consentito dalla Sovraintendenza; di politiche di gestione dei parcheggi per agevolare l’accesso alla città; di trasporti pubblici anche in orario notturno da e per la città; di accordi speciali coi taxi per tariffe weekend e notturne; di un accordo per ridurre i costi SIAE per tutto il 2020”.

“La panacea per tutti i mali –conclude Fabio Zambelli- sarebbe che le imprese direttamente interessate potessero ottenere in modo semplice, veloce e senza appesantimenti burocratici gli stanziamenti deliberati per l’emergenza virus”.