Proseguono secondo i piani i lavori della prima fase dell’intervento di messa in sicurezza del ponte sul Po tra Guastalla e Dosolo, al confine tra la provincia di Reggio (strada provinciale Sp 35) e quella di Mantova (strada provinciale Sp 93), che l’ente provinciale reggiano sta eseguendo grazie a 3,8 dei 35 milioni previsti dal piano di emergenza sui manufatti dell’asta del grande fiume varato dall’allora ministro delle infrastrutture Graziano Delrio.
Il cantiere attualmente in corso, come era stato già annunciato al momento della consegna dei lavori lo scorso settembre, prevede una prima fase di interventi sotto l’impalcato – dunque senza disagi alla circolazione – e in particolare la ristrutturazione delle pile, dei pulvini e delle travi, operazioni che vengono eseguite con cestelli sotto la sede stradale. Purtroppo la piena del Po dello scorso 5 ottobre ha allagato l’area golenale rendendo impraticabile l’area del cantiere e costringendo a sospendere i lavori fino al 18 gennaio scorso, quando la golena si è completamente asciugata e i mezzi hanno potuto riprendere a operare in condizioni di sicurezza.
Il nuovo termine per completare i lavori (per i quali erano stati previsti nove mesi) è dunque slittato al prossimo 3 ottobre: di conseguenza la seconda fase del cantiere, durante la quale sarà necessario intervenire sopra l’impalcato del ponte – occupando la sede stradale – per la sostituzione dei giunti, la regimentazione delle acque e il rifacimento del manto di usura, dovrebbe partire entro i primi dieci giorni di agosto e procedere poi senza sosta per circa due mesi.
In ogni caso, ha assicurato il dirigente del Servizio infrastrutture della Provincia di Reggio Valerio Bussei, “ribadiamo che il ponte rimarrà transitabile, anche se sarà comunque indispensabile regolare il traffico a senso unico alternato, provvedimento che, nelle ore di punta, potrebbe inevitabilmente provocare code o rallentamenti”.
A questa fase farà inoltre seguito, nel 2022, un ulteriore e ancor più robusto intervento di messa in sicurezza del ponte, grazie ai 6,5 milioni di euro stanziati dal governo Conte II con il decreto interministeriale 1 del 2020, firmato un mese e mezzo dopo l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori attualmente in corso.
Questo doppio canale di finanziamenti statali, se da un lato permetterà (grazie agli oltre 10 milioni complessivamente a disposizione) di realizzare una consistente e duratura opera di consolidamento generale dell’infrastruttura, risolvendone tutte le principali vulnerabilità e non limitandosi agli interventi di emergenza, ha tuttavia reso più complessa la gestione dei lavori.
“È infatti necessario che i due interventi non siano disgiunti tra loro, ma siano uno la conseguenza dell’altro”, ha sottolineato il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture Nico Giberti: “Come Provincia abbiamo quindi istituito un apposito gruppo di lavoro interno proprio per monitorare l’andamento dei lavori del primo intervento, ora in corso, apportando eventualmente tutte le modifiche necessarie in considerazione della seconda fase dei lavori, attualmente in fase di progettazione, che saranno aggiudicati entro l’aprile del 2022”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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