Prima asfaltare, poi filosofare: viaggio tra le buche di Reggio

“Batti e ribatti – cantava Rosanna Fratello a Canzonissima del 1971 – si piega anche il ferro / Con il fuoco si piega anche il ferro” e così anche noi siamo qui a battere sempre sul tasto “buche”.

Da ciclisti, in molte strade, siamo costretti a pedalare leggermente sollevati dalla sella onde evitare sgradevoli contraccolpi o possibili cadute. E come pedoni, invece, dobbiamo stare molto accorti a dove mettiamo i piedi.

Sappiamo, tuttavia, che vi sono argomenti filosofico-politici-sociali assolutamente alti di cui si preferisce argomentare, rispetto a questioni pedestri come parlare di “bucologia”. Ma il saggio dice: «Primum vivere, deinde philosophari», o meglio sarebbe: «Prima asfaltare poi filosofare».
L’antico convento delle suore del Corpus Domini, costruito tra il 1466 e il 1472, divenuto poi, nel XIX secolo, carcere giudiziario e politico, ne ha viste davvero tante. Forse vedrà un giorno via san Domenico e via delle Carceri sistemate per essere degne di un luogo storico e di memoria qual è l’ex carcere di San Tommaso.
E sullo sfondo si erge la bella chiesa domenicana che affonda le… fondamenta nei primi secoli del primo millennio dopo Cristo.